domenica 23 giugno 2013

COMUNICAZIONE PER LE PERSONE CHE SEGUONO LA TERAPIA FLOREALE


Carissimi,

è da tempo che rifletto sul concetto di TERAPIA; così come viene inteso dalla medicina allopatica, la terapia consiste nell'assunzione di farmaci somministrati da un medico che visita una parte di noi, il corpo fisico, attribuendo al paziente un ruolo passivo nel processo di guarigione, quindi nella cura.

Il farmaco induce un cambiamento forzato alle nostre cellule senza tenere in considerazione la nostra volontà.
Succede così che la malattia può scomparire, ma si tratta solo di una reazione fisica illusoria poiché ricomparirà quasi sicuramente sotto un'altra forma.
Ciò avviene perché, in questi casi, non viene contemplata la vera origine delle malattie, che risiede nelle nostre emozioni e nei nostri atteggiamenti.


"CURA IL MALATO, NON LA MALATTIA"
 - Ippocrate -

Le terapie olistiche e la medicina naturale, invece, attribuiscono un ruolo attivo al paziente, cercando di stimolare in lui la volontà verso un cambiamento emozionale, una crescita personale e la sua innata capacità di autoguarigione.

Ogni terapia di questo tipo è un mezzo, un aiuto che ci ha messo a disposizione la natura per autoguarirci.
Delegare a una sostanza, una tecnica o anche a un farmaco la propria guarigione è insensato; non esiste nulla, infatti, sul pianeta, che possa guarire l'essere umano se questo non è intenzionato innanzitutto a curare sè stesso e a mettersi in gioco.
Come ho scritto sopra, la guarigione sarà solo apparente, ma non definitiva.

Ciò non significa che la natura non ci possa aiutare, anzi, per nostra grazia ci ha messo a disposizione dei mezzi efficacissimi come le erbe, il movimento, la respirazione, ad esempio, che aiutano a stimolare il miracolo terapeutico.
Sta a noi scegliere la strada più affine a sè stessi e predisporci alla guarigione.
Con l'INTENZIONE e la predisposizione giusta, attraverso la medicina naturale, qualsiasi essere vivente è in grado di guarire da qualsiasi malattia.


La terapia, quindi, è una COLLABORAZIONE tra paziente e terapeuta.

Il terapeuta, che conosce molto bene i prodotti naturali e le tecniche olistiche, collabora con il paziente consigliandogli la via più adatta per raggiungere il proprio benessere psico-fisico.

Capita, a volte, che una persona si aspetti dalla floriterapia l'effetto dei farmaci, oppure che deleghi tutta la responsabilità del cambiamento alle essenze floreali, senza predisporre sè stessa a mettere in atto pensieri e atteggiamenti che favoriscano il miglioramento del suo stato generale.

Durante il colloquio diagnostico, vengono spesso date indicazioni e consigliati semplici esercizi da praticare per raggiungere gli obiettivi stabiliti, ma alcune persone decidono di non seguire i consigli oppure creano una resistenza inconscia al cambiamento.

Da parte mia, impiego molte energie per trasmettere il messaggio terapeutico a chi mi sta davanti poiché riconosco le grandi potenzialità di ogni persona che mi contatta e credo moltissimo in una sua evoluzione/guarigione.

Quando mi capita di avere a che fare con pazienti che pongono una delle resistenze spiegate sopra, oppure che cercano il terapeuta solo per sfogare i loro problemi spillando energia senza voler davvero guarire o migliorare, anche le mie energie vengono meno portandomi, a lungo andare, a stancarmi o a sentirmi scarica.

Star bene è un dovere; chi alimenta il proprio benessere generale contribuisce a salvare il mondo.

Ho capito che queste situazioni non sono benefiche per me stessa poiché mi scaricano energeticamente e mi tolgono il tempo per ricaricarmi attraverso la cura personale. 
Inoltre, non sono benefiche nemmeno per chi è davvero intenzionato a collaborare con me per il proprio benessere perché se le mie energie si indeboliscono, non posso trasmettere il meglio a chi è pronto a riceverlo.

Chi non è davvero intenzionato a guarire e a cambiare, sta in realtà perdendo tempo poiché il trattamento porterà pochissimi benefici in proporzione all'energia impiegata.

Perciò, invito tutte le persone che chiedono consiglio a un medico o a un terapeuta, di domandarsi innanzitutto se vogliono davvero guarire e se, quindi, sono disposte a cambiare e a seguire i consigli che vengono loro proposti.

Se la risposta è incerta, sarà meglio aspettare un momento migliore per iniziare una qualsiasi cura.

Ma se la risposta è affermativa, allora la terapia diventerà un giusto scambio di energie, un atto d'amore incondizionato che il terapeuta metterà a disposizione della persona che ha davanti, collaborando insieme a lei, attraverso la propria conoscenza della materia olistica, per un miglioramento personale di entrambe le parti, un'evoluzione globale e una immensa soddisfazione reciproca.




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