domenica 29 giugno 2014

PRO-MIND BY NATURE


Un saluto veloce a tutti i miei affezionati lettori e un pro-mind per restare in carreggiata ;-) :

- datevi sempre ragione: non cercate di reprimere i vostri impulsi e i vostri desideri. Più li reprimete e più si amplificheranno. Datevi ragione per ciò che provate.

- nel darvi ragione, siate umili: che non significa essere gli zerbini degli altri, ma vuol dire lasciarsi andare a ciò che la vita vuole da voi.

- nel darvi ragione e nell'essere umili, concentratevi su ciò che avete e non su ciò che vi mancherebbe per essere felici: se cambiate la prospettiva, la realtà migliora di conseguenza.

- uscite dal ruolo di vittime: nessuno è sfortunato, siamo sempre liberi di scegliere, anche di lamentarci oppure no.

- a proposito di scelte, imparate a decidere per voi stessi e a non fare i fatalisti: concedetevi la possibilità di sbagliare, ma prendete una posizione.

Questi sono alcuni degli insegnamenti delle essenze floreali e delle essenze animali.
Chi le usa e le studia ha ottime possibilità di diventare ciò che è già, ma ha solo dimenticato di essere: il miglior medico di sè stesso!


domenica 15 giugno 2014

COPPIE SINGLE


Carissimi amici di Terapia Floreale,

Questa volta trattiamo un argomento sul quale è da qualche tempo che ragiono: le coppie single.
Chiamo così molte coppie di uomini e donne che esistono al giorno d'oggi e che sono delle coppie a metà perché si piacciono, si frequentano, ma guai a parlare di qualcosa di più concreto come una convivenza o una famiglia.
Il rapporto rimane fermo al primo stadio, quello della conoscenza reciproca e degli incontri di sfuggita.
Ma perché?

Questa è la domanda alla quale abbiamo cercato di dare una risposta in un dibattito tra donne di qualche sera fa.
Le ipotesi che sorgono dopo il "perché" sono molte.
Ad esempio, ci chiedevamo perché ci siano in circolazione molte donne in gamba, belle e intelligenti che non riescono a trovare l'uomo adatto a loro.
Idem, la stessa domanda se la pone qualche uomo riferito al suo genere.

Anni fa non era un fenomeno diffuso come adesso; poteva succedere che qualche persona restasse single, ma erano casi rari. Tutti trovavano un marito o una moglie, ma ora sembra che l'uomo e la donna stiano andando verso un allontanamento.
I valori come il matrimonio, si sa, stanno un pò crollando.

E allora, durante il dibattito, ci siamo anche chieste se sarà perché si sta andando verso un concetto di "comune" come quella che intendeva Osho, spinto anche dal fatto che le condizioni di crisi economiche-sociali stanno portando alla nascita di tante comunità?
(Una comune è una comunità dove il matrimonio non esiste e i figli vengono cresciuti da tutti i membri).
Ma neanche questa ipotesi ci soddisfava, infatti le comuni che esistevano non hanno avuto vita lunga.

Sarà allora che la donna di oggi, indipendente e intraprendente, con tratti sociali maschili, non piace più all'uomo naturalmente cacciatore?
O sarà che l'uomo, il cui ruolo da adulto sarebbe stato quello del capofamiglia, si sente così invaso dalle responsabilità da non volersene prendere altre come costruire una famiglia?

O è "colpa" della nostra cultura del "tutto facile"? 
Nel senso che se voglio una persona me la prendo e poi, passata la fase idilliaca dell'innamoramento, al sorgere dei primi problemi, me la dò a gambe levate perché non so gestire una problematica?
Effettivamente, sono capaci tutti di stare in un rapporto che non ha problemi, ma quando uno dei due si trova a far fronte a delle difficoltà e toglie attenzioni all'altro, mica tutti sanno starci... è molto più facile scappare.

C'è anche un altro fatto, che molte donne affermano che finché mantengono un atteggiamento di distacco con i loro compagni, questi sono loro devoti, ma se si lasciano andare e si rilassano all'interno del rapporto, allora gli stessi scappano.
Che cosa significa allora? Che la donna deve mantenere la lontananza per assicurarsi l'amore del proprio compagno?

E poi, che dire delle mamme di molti uomini, che manipolano sottilmente i loro figli inculcando loro un grande senso del dovere, tanto grande da indurli a restare accanto alla mamma per sempre, e distruggendo indirettamente i loro rapporti di coppia? 

Questo è il punto di vista femminile di una situazione sociale molto diffusa, e sarebbe interessante conoscere a fondo il parere del maschile sullo stesso argomento.

Sarà che la transitorietà e l'incertezza di questo momento storico si riflette anche sulla coppia? 
L'uomo e la donna non dovrebbero naturalmente andare verso l'unione?

Il dibattito dell'altra sera è terminato con una presa di coscienza e con tante domande rimaste aperte:
la donna ha sempre avuto e sempre avrà un ruolo determinante in queste dinamiche, sia come compagna che come mamma dei figli maschi.
Molte donne sono dipendenti affettivamente e non si stimano, ricoprendo i loro compagni di pesi, più che di sostegni. 
Inoltre, sono quasi tutte molto sospettose, quindi impaurite dall'uomo per retaggio culturale.
Perché tante donne si accontentano delle briciole?
Non è che si creano troppe elucubrazioni mentali e finiscono per perdere la propria spontaneità e il proprio compagno? 
Osserviamo cosa porterà questa crisi in ogni settore, compreso quello della ridefinizione dei ruoli di uomo e donna.


domenica 1 giugno 2014

VOLONTA' + FIDUCIA = RISULTATO


Ultimamente mi trovo spesso ad avere a che fare con il tema della VOLONTA' e, come sempre, le persone che aiuto si rivelano essere i più grandi maestri.

Qualche giorno fa, una donna mi ha confidato di aver capito una cosa molto importante per sè stessa: che se non sappiamo cosa vogliamo, non arriveremo mai a ottenere il risultato che desideriamo.

Certo, direte, è ovvio! 
In realtà non è sempre così scontato.
Finché si tratta di decidere quale cioccolatino pescare dalla scatola, allora è semplice, ma quando si cominciano a valutare decisioni che riguardano il nostro destino, allora il tutto può diventare più complicato e, anche se pensiamo di sapere la direzione, non è detto che ci sia la sicurezza di volerla percorrere.

Decisioni come, ad esempio, cambiare casa, lavoro, avere un figlio, guarirsi da una malattia richiedono una buona dose di vari ingredienti: 
responsabilità, coraggio, decisione, pazienza, volontà, fiducia.



simbolo del 3° Chakra o Plesso Solare, collegato alla Volontà


Molto spesso accade che decidiamo di essere fatalisti e che lasciamo che sia il destino che decida per noi, così cominciamo ad aspettare che quel qualcosa arrivi, agendo solo con qualche piccola spinta pratica.
Poi passa il tempo e cominciamo a perdere la fiducia, ci scoraggiamo e arriviamo anche a pensare di essere sfortunati perché qual qualcosa non arriva.
Questo è il percorso tipico di tante persone frustrate che arrivano ad essere invidiose dei risultati degli altri quando, in realtà, non hanno compreso di aver solo dimenticato uno degli ingredienti citati sopra: la RESPONSABILITA'.

Senza responsabilità non può esserci decisione.

La responsabilità è la capacità di far fronte a un evento, di decidere che cosa fare davanti a una scelta.
La responsabilità è direttamente collegata al LIBERO ARBITRIO.
Se riflettiamo bene, noi decidiamo in ogni istante della nostra vita.
Decidiamo sempre, anche come vivere una situazione; possiamo decidere se viverla deprimendoci oppure se comprenderne la lezione e crescere.

La VOLONTA' è la decisione di assumersi una responsabilità.

"VOLONTA': La facoltà del volere; potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati, o, più genericamente, disposizione a fare qualche cosa." (Treccani)


Si può comprendere, allora, quanto sia importante e determinante per la propria salute il saper scegliere, l'avere una volontà robusta.
Per questo motivo è valido chiedere all'Universo, cioè a sè stessi, un aiuto per raggiungere quello scopo.

Ma manca ancora un ingrediente, che è poi il più importante: la FIDUCIA.
Dopo aver capito cosa si vuole e aver espresso l'intenzione di arrivare al risultato, bisogna sapersi affidare.

La fiducia comprende la GRATITUDINE; ringraziare come se quel risultato fosse già arrivato e, ancora di più, sapersi mettere nelle mani della provvidenza, considerando di correre il rischio che quel qualcosa possa anche non accadere, disponendosi ad accettare qualsiasi risultato, è la forma più elevata di amore ed è ciò che fa sì che il nostro Dio interiore ci porti ad arrivare alla meta tanto desiderata.