domenica 30 maggio 2010

QUANDO LA FLORITERAPIA NON FUNZIONA?

Molte persone che non conoscono a fondo la floriterapia credono che, per funzionare, questa necessiti di una buona dose di effetto placebo (la credenza secondo cui una cosa funziona se ne siamo convinti).


Senza togliere nulla all'effetto placebo, che in realtà ci dimostra quanto potente sia la nostra mente, desidero affermare che le Essenze Floreali funzionano su qualsiasi essere vivente, indipendentemente dal fatto che crediate nella loro efficacia o meno.


Esistono dei casi però in cui i rimedi non hanno funzionato. Da che cosa potrebbe dipendere?
Una prima risposta banale, ma a volte molto realistica, è che i fiori non sono stati assunti nelle dosi consigliate. Le Essenze non hanno contro indicazioni, né pericolo di sovradosaggio, ma vanno assunte con i modi e i tempi indicati dal dr. Bach, ossia 4 gocce per 4 volte al giorno tutti i giorni fino al termine del flacone.
Se i fiori vengono assunti saltuariamente perchè "intanto sono un prodotto naturale, e me lo gestisco come preferisco", allora il risultato potrebbe tardare ad arrivare.
Se siete delle persone che faticano a seguire quotidianamente una cura, allora la floriterapia non fa al caso vostro.


Un secondo caso per cui i fiori non funzionano potrebbe essere che i rimedi che state assumendo non sono quelli adatti a voi: se il terapeuta mi consiglia Honeysuckle, ma io non soffro di nostalgia per il passato, per me assumere questo fiore equivarrà a bere acqua.
L' Essenza è molto efficace quando è quella appropriata al nostro disagio.


Terza risposta: la resistenza alla terapia.
Questa è la condizione meno felice per un terapeuta, e anche per la persona in cura perché significa che il paziente non desidera abbandonare gli atteggiamenti che gli portano il malessere.
La resistenza può essere sia inconscia che conscia.
Nel primo caso cambiare, seppur in meglio, potrebbe essere troppo faticoso per la nostra Anima in quel dato momento, e si preferisce arenarsi nelle proprie sofferenze.
Nel secondo caso potrebbe darsi che l'individuo sotto trattamento non trovi giusto il nuovo punto di vista che i fiori stimolano a scoprire; e perché le convinzioni sono molto radicate, e perché questa diventa una scusa.


Questi sono i motivi per cui la floriterapia può non avere effetto; in generale, se una persona desidera stare meglio ed è pronta a mettersi in gioco, i fiori saranno degli amici del cuore che accompagneranno verso l'armonia psico-fisica.




Many people who do not know thoroughly the flowertherapy believe that to work, this needs a good dose of placebo effect (the belief that something works if we believe). 


Without detracting from the placebo effect, that in fact there shows how powerful our minds, I would say that Flower Essences work on any living being, whether or not to believe in their effectiveness. 


There are however, cases where the remedies have not worked. 
From what I could depend? 


One answer trivial, but often very realistic, is that the flowers were taken in recommended doses. 
Essences have no contraindications and no threat of overdose, but must be taken with the manner and terms set out by dr. Bach, that is 4 drops 4 times a day every day until the end of the bottle. 
The flowers are made from time to time because "meanwhile, are a natural product, and I run it as I prefer", then the result may be late in coming. 
If are people who struggle to follow a daily treatment, then the Flower Therapy does for you.


A second case in which the flowers do not work might be that the remedies you are taking are not the one for you: if your therapist advises me Honeysuckle, but I do not suffer from nostalgia for the past, take this flower for me equates to drinking water . 
Essence is very effective when it is appropriate to our discomfort. 


Third response: resistance to therapy. 
This is the state less happy for a therapist, and also for the person in care because it means that the patient does not want to abandon the attitudes that bear the discomfort. 
The resistance may be conscious or unconscious. 
In the first case change, even better, it might be too tiring for our soul at that moment, and prefer to get stuck in their suffering. 
In the second case it might be that the individual receiving treatment are not just the new point of view that stimulate the flowers to find, and because the convictions are deeply rooted, and why this becomes an excuse. 


These are the reasons why the flower therapy may not be valid; Generally, if a person wants to feel better and is ready to get involved, the flowers will be friends of the heart that accompany to the psycho-physical harmony.

domenica 23 maggio 2010

VIVI E LASCIA VIVERE...il motto di WATER VIOLET

Esiste una tipologia caratteriale che apparentemente sembra vivere benissimo.
Mi riferisco a chi sta bene con sè stesso, solo tra i suoi pensieri, tra le sue cose; di chi parla educatamente, con un tono di voce moderato, tranquillo, pacato.


Le persone "Water Violet" sono piacevoli, non disturbano, non si intromettono e non vogliono che gli altri interferiscano con le loro vite.
Sono saggi e potrebbero essere ottimi consiglieri, tant'è che chi li circonda vorrebbe spesso un loro parere.


Dove sta l'errore in un carattere così?
Il genio superlativo di Edward Bach ha saputo riconoscere una profonda Verità: l'errore di Water Violet sta nel fatto che non condivide la sua saggezza; preferisce tenere per sé ogni commento e se lo esprime lo fa con una punta di altezzosità.






foto scaricata da http://www.incammino.org/


Il medico inglese inserì questo fiore nel gruppo "per coloro che soffrono di solitudine", proprio così.
La solitudine è una condizione innaturale... ogni essere vivente è un ingranaggio di un meccanismo divino e partecipa al funzionamento di questo.
La violetta d'acqua aiuta a esprimere le proprie doti e condividerle per il bene del Tutto.
Permette di cancellare l'orgoglio, quel difetto che rende una persona altezzosa agli occhi degli altri, e che impedisce di fare ciò che vorremmo realmente.


Un individuo "Water Violet" armonizzato saprà rendersi amabile, umile e saggio e farà risplendere queste sue doti nel mondo.





There is a character type that apparently seems to be fine.
I mean who is comfortable with himself, alone in his thoughts among his things the speaker politely, with a tone of voice moderate, peaceful, calm.

People "Water Violet "are nice, do not disturb, do not intrude and do not want others interfering with their lives.
They are wise and could be good directors, so much so that those around them often want their opinion.

Where is the error in a character like that? The superlative genius of Edward Bach was able to recognize a profound truth: the mistake of Water Violet is that does not share his wisdom, prefers to keep to themselves and each comment if they express it does so with a bit of hauteur.

The English doctor inserted this flower in the group "for those suffering from loneliness" just like that. Solitude is an unnatural condition ... every living being is a cog in a divine mechanism and participates in the functioning of this.

Water Violet helps to express and share their talents for the good of all.
Allows you to erase the pride, the defect that makes a person arrogant the eyes of others, and that prevents to do what we really are.

An individual "Water Violet" harmonized will make sweet, humble, wise and his talent will shine in this world.



domenica 16 maggio 2010

MANCANZA DI CONCENTRAZIONE E SCARSA MEMORIA?

Studiare è impegnativo e richiede un buon allenamento mentale.
A volte, anche se si è abituati, può succedere di essere distratti da altri pensieri, di soffrire un pò di stanchezza o di avvertire dei cali di memoria.
Il cambiamento di stagione, una notizia inaspettata, qualsiasi novità può influire sulle nostre capacità e abbassare le nostre performance.


Questo non significa che non possediamo più certe doti, ma è il sintomo che esse sono oscurate da altri fattori, come quelli elencati.


Le giuste essenze floreali ci aiuteranno a riportarle in armonia.
Se non riuscite a concentrarvi, vi sentite distratti e la vostra mente vaga da un pensiero all'altro potete provare Clematis, Madia o Jacaranda.
Il primo è un fiore di Bach utile a concretizzare i pensieri e a restare focalizzati, il secondo rimedio californiano ripristina la concentrazione e il terzo, australiano, sviluppa la lucidità mentale.


Jacaranda

Chestnut Bud è un'Essenza molto utile in caso di scarsa memoria; il fiore aiuta ad imparare le lezioni della vita, oltre a quelle dei libri, e a interiorizzare i concetti studiati e che possono essere utili per il proprio percorso personale.

Hornbeam è invece un ricostituente mentale.
Chiamato anche "il caffè dei fiori di Bach", non presenta le controindicazioni della caffeina, ma consente di superare la stanchezza da routine e di riposare serenamente. 
E' il fiore del lunedì mattina, per la debolezza di quando ci si deve alzare presto per cominciare una settimana lavorativa, ma si preferirebbe svolgere attività più rilassanti.
Il rimedio dona energia e vitalità, elimina la noia e la stanchezza mentale ed è utile altresì per schermare dalla vicinanza costante di apparecchi elettronici quali PC, cellulare, TV.


Study is demanding and requires a good mental training. 
Sometimes, even if you're used, can happen to be distracted by other thoughts, to suffer a little tired or warn of a drop in memory. 

Change of season, unexpected news any news may affect our capacity and lower our performance. 
This does not mean they no longer had certain talents, but it is a sign that they are obscured by other factors, such as those listed. 
The right flower essences help us to bring them into harmony. 

If you can not concentrate, you feel distracted and your mind wanders from one thought to another you can try Clematis Sideboard or Jacaranda. 
The first is a flower of Bach useful to realize the thoughts and stay focused, the second remedy restores California concentration and the third, Australia, develops mental clarity.

Essence Chestnut Bud is very useful in low memory, the flower helps to learn lessons of life, in addition to those books, and internalize the concepts studied and may be useful for your own personal path. 

Hornbeam is instead a mental tonic. Also called "coffee of the Bach flowers," does not have the drawbacks of caffeine, but can overcome the fatigue and routine to rest peacefully. And the flower of Monday morning, the weakness of when you should get up early to start a work week, but would prefer more relaxing activities. 
The remedy energy and vitality, eliminate the boredom and mental fatigue and is also useful for shielding the near constant electronic devices such as PC, mobile phone, TV.




domenica 9 maggio 2010

Notizie dal JOURNAL OF THE AMERICAN MEDICAL ASSOCIATION

Da un estratto di articolo del Corriere della Sera del 5 Maggio 2010: "Mal di schiena: ecco perché non va più via.
I fattori che rendono più probabile la cronicizzazione coinvolgono spesso la sfera emozionale del paziente".


"I ricercatori statunitensi hanno preso in considerazione ben 20 studi per un totale di più di 10mila pazienti e hanno visto che i fattori che possono aumentare le possibilità che il mal di schiena diventi cronico sono diversi. In particolare quelli con un peso maggiore sarebbero: la presenza di sintomi non organici, un atteggiamento negativo nel fronteggiare il dolore, una minore funzionalità già in partenza, la contemporanea presenza di disturbi psichiatrici nonché uno stato di salute generale compromesso. «Quando si parla di sintomi non organici – chiarisce Paolo Gaetani, responsabile della Sezione di neurotraumatologia dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Milano - ci si riferisce a quei segni che spesso “sfuggono” all’esame clinico, come il dolore diffuso alla palpazione della cute senza una chiara distribuzione anatomica e riferito genericamente al dorso o alla regione sacrale, la presenza di dolore nelle situazioni di carico posturale, la perdita di sensibilità tattile e dolorifica ad un intera gamba, una ipereattività ad uno stimolo doloroso che non è riproducibile qualora lo stesso stimolo venga applicato in un tempo successivo. L’atteggiamento negativo nel fronteggiare il dolore è invece spesso indicatore di uno stato depressivo più o meno latente.

Quello che emerge dunque dalla rassegna – continua Gaetani - è che i fattori che rendono più probabile la cronicizzazione del mal di schiena coinvolgono in qualche modo anche la sfera emozionale del paziente, cosa che li rende più difficili da correggere nella fase acuta con il trattamento standard. Proprio per questo motivo sarebbe opportuno riservare a questi indicatori una maggiore attenzione dal punto di vista strettamente psicologico durante il percorso diagnostico e terapeutico del paziente. Al contrario, diversamente da quanto verrebbe spontaneo pensare, elementi legati all’attività lavorativa, all’intensità del dolore e alla presenza o meno di dolore di tipo radicolare (sciatica) non risultano statisticamente correlati alla cronicizzazione della lombalgia, probabilmente perché maggiormente responsivi alle terapie farmacologiche tradizionali». Insomma anche nel caso del mal di schiena la «mente» ha il suo peso di cui bisogna tenere conto se non ci si vuole trovare perennemente a fare i conti con dolori debilitanti".
Terminerei l'articolo affermando che un grande prodotto naturale che può aiutarci a migliorare la nostra sfera emozionale sono i fiori di Bach e le altre essenze floreali: innocue, senza contrindicazioni e utilissime a ripristinare l'equilibrio psico-fisico.
Il mal di schiena della persona, secondo il metodo floriterapico di Bach, verrebbe curato ignorando la diagnosi e riferendosi SOLAMENTE alla reazione emotiva del paziente che soffre di dolori al dorso.
Una volta allontanata la disarmonia nella mente, si allontanerà anche il sintomo fisico.
"Se curiamo lo stato d'animo, e non la malattia, stiamo curando davvero la persona, dando al paziente ciò che è realmente necessario per ripristinare la salute". Edward Bach

Extracts from the article for the Corriere della Sera on May 5th, 2010: "Back pain: why does not go away again. The factors that make it more likely that chronic emotional often involve the patient."

"The U.S. researchers have taken well account for a total of 20 studies over 10 thousand patients and have seen that the factors that may increase the chances of back pain becomes chronic are different. In particular, those with more weight would be: the presence of non-organic symptoms, a negative attitude in facing pain, less functionality from the outset, the simultaneous presence of psychiatric disorders and a general state of health compromise.
"When it comes to non-organic signs - explains Paolo Gaetani, Head of the Section of Neurotraumatology IRCCS Istituto Clinico Humanitas in Milan - it refers to those signs that often" escape "clinical examinations, such as widespread pain on palpation of skin without a clear anatomical distribution and generally relates to the spine or sacral region, the presence of pain in postural load conditions, the loss of tactile sensitivity and pain to a whole leg, a ipereattività to a painful stimulus that is not reproducible if the same stimulus is applied at a later time. The negative attitude in the face but the pain is often an indicator of depression more or less latent. What emerges then from the show - continues Gaetani - is that the factors that make it more likely that chronic back pain involved in some way the patient's emotional, which makes them more difficult to correct in the acute phase with the standard treatment.
Precisely for this reason should be reserved for these indicators increased attention from the psychological point of view in the diagnostic and therapeutic patient.
Instead, contrary to what would be natural to think, work-related factors, intensity of pain and the presence or absence of radicular-type pain (sciatica) are not statistically related to the chronic back pain, probably because most responsive to treatment traditional drug. So even if the back pain the "mind" has its weight which must be taken into account if we do not want to be constantly confronted with debilitating pain."

Finish the article saying that a great natural product that can help us improve our emotional sphere are Bach flowers and other flower essences: harmless without contrindicazioni and useful to restore the mental and physical balance.

The back pain of person, according to the method of Bach flower therapy, would be cured by ignoring the diagnosis and refer only to the emotional reaction of the patient suffering from back pain.

When removed the disharmony in the mind stray too physical symptom.
"If we take care of the state of 'mind, and not the disease, we are really taking care of the person giving the patient what is actually needed to restore health." Edward Bach

lunedì 3 maggio 2010

STATE ATTRAVERSANDO LA ROTTURA DI UNA RELAZIONE O UNA FAIDA FAMILIARE?

E' possibile perdonare senza essere consapevoli del proprio rancore?
La risposta a questa domanda è racchiusa in un'essenza australiana che si chiama Dagger Hakea.
Se non siamo consapevoli di nutrire un sentimento, come possiamo elaborarlo? E' come quando l'alcoolista non ammette di esserlo; non può guarire.


Invece i fiori, ancora una volta, sono più saggi, e non solo ci aiutano, in questo caso, a perdonare, ma prima di tutto fanno in modo che il sentimento nascosto venga a galla.


Dagger Hakea è il rimedio floreale australiano che agisce sul rancore, un' emozione che corrode lentamente, un sentimento tra i più pericolosi in quanto causa principale di molte malattie.
Dagger Hakea favorisce l'accettazione dello stato d'animo negativo, la presa di coscienza e la trasformazione dell'astio in perdono.


L'amarezza non nuoce solo chi la prova, ma anche coloro per i quali si nutre il rancore.
A pensarci bene, che senso ha continuare ad alimentare il risentimento? 
Quale utilità pratica può portare?
Se pensate di avere una risposta a questa domanda, vi invito gentilmente a riportarla.



foto scaricata dal sito http://www.apstas.com/


Is possible to forgive without being aware of their resentment? 
The answer to this question is contained in essence Australia called Dagger Hakea. 

If we are not aware of harboring a feeling, how we process it? 
It 's like when the alcohol does not admit of being, can not heal. 
But the flowers, once again, are wiser, and not only help us in this case, to forgive, but first of all do so the to reveal the hidden feelings. 

Dagger Hakea flower remedy is the Australian acting on anger, an 'emotion that eats away slowly, feeling the most dangerous because the root cause of many diseases. 
Dagger Hakea promotes the acceptance of mood negative, awareness and transformation of the auction in forgiveness. 

The bitterness is not only bad for those who test, but also those for whom it feeds the resentment. On second thought, what sense does it continue to feed the resentment? What practical use may lead? 
If you have answered this question I ask you kindly to back.