Cari amici e soprattutto care donne,
a una settimana di distanza dall'ultimo post riguardante un'altra importante esperienza di auto-guarigione da endometriosi, questa settimana ho l'immenso piacere di pubblicare una nuova meravigliosa testimonianza arrivata proprio in questi giorni, e che sono sicura farà provare commozione, rabbia, sollievo, speranza anche a voi, così come è stato per me leggerla la prima volta...
insomma, un oceano di emozioni che sfocia in un lietissimo fine per un'altra donna a cui erano state date poche speranze di guarire.
Ecco la storia di Elena, che ringrazio tantissimo per aver scelto di pubblicare qui la sua esperienza affinché altre donne possano ritrovare la speranza e la forza di guarire dentro sè stesse:
"Sono Elena, ho 24 anni e finalmente sono guarita dall'endometriosi.
I dolori ed i sintomi dell'endometriosi facevano parte di me quando ancora non avevo le mestruazioni. Capii più tardi, grazie al percorso intrapreso, il perché…
Sono arrivata a laurearmi e a diventare ostetrica all'età di 22 anni per fare i miei primi accertamenti ginecologici, costretta ad arrivarci per una serie di infezioni vaginali che non mi davano tregua e mi costrinsero a fare il mio primo pap test, la visita ginecologica e mi diagnosticarono endometriosi nell'ovaio di sinistra con una massa di 3 cm.
Quando la verità mi era stata messa a nudo, anche se non volevo vederla, caddi nel baratro più profondo, nella paura più profonda, paura soprattutto di non poter avere una mia famiglia, dei bambini... ma la mia forza di volontà di uscirne cominciava solo allora a farsi sentire.
Così ho creato una Tenda Rossa nel mio paese, in un azienda agricola all'aperto, vicino ad un bosco, per riunirmi con le donne e poter parlare di mestruazioni, affrontare insieme eventuali problemi e condividere gioie e dolori riguardanti la femminilità.
Volevo cominciare un percorso di consapevolezza e guarigione spinta dalla voglia mia di guarire. E così è stato...dopo gli studi universitari ho approfondito la mia conoscenza sull'apparato ginecologico con vari percorsi al femminile e ho cominciato ad arricchire il mio bagaglio spirituale.
Poi un altro accertamento, questa volta all'ospedale Sacro Cuore di Negrar con clisma opaco.
Risulato: endometriosi in entrambe le ovaie con cisti di 3cm e inoltre era cresciuta nel cavo del douglas con falda fluida, nei legamenti utero-sacrali e posteriormente all'utero aveva formato una massa di 3 cm circa.
Altra caduta nel baratro della paura e del non potercela fare... Clisma opaco però negativo.
Il ginecologo allora mi disse di cominciare a prendere la pillola in continuo, senza pause, perchè non dovevo più mestruare, e poi mi ha fissato un intervento di 4 ore per pulire quello che c'era da pulire nella mia pancia.
Per loro non c'erano altre soluzioni, anzi, quando chiesi se c'era qualche terapia alternativa mi guardò come fossi una stupida, rispondendomi che non esistono altre soluzioni.
E' stato un vero e proprio shock, per diversi giorni non facevo altro che piangermi addosso, ero entrata in uno stato di shock e sapevo di esserci dentro, tutto mi sembrava irreale, la mia sensibilità fisica, emotiva, spirituale era stravolta... lo spazio ed il tempo, l'ambiente circostante, tutto era stravolto, era diverso, ero staccata da tutto, centrata solo nel mio dolore ed in quella frase che il miglior ospedale italiano mi disse:
"tanto lei signorina, non vuole figli vero?".
A quella domanda a cui non ho saputo rispondere, ero talmente sconvolta dalla notizia che avevo ricevuto, non capivo più niente, in testa prima di entrare in quell'ambulatorio avevo tante domande, in quel momento le scordai tutte, non riuscivo a parlare, trattenevo solo le lacrime con tutta la forza che avevo in corpo.
Cominciai ad impegnarmi seriamente, sapevo che finchè fossi stata in quello stato di shock non sarei guarita, così cominciai a "muovermi" per uscire.
Per prima cosa contattai una nutrizionista professionista che mi aiutasse con un'alimentazione adeguata, feci il test di intolleranze alimentari e risultai essere intollerante a latte e latticini, così li ridussi moltissimo fino ad eliminarli nella mia dieta già vegetariana. La carne era già da 3 anni che non la mangiavo più.
Cominciai a nutrirmi in modo più consapevole e rispettoso del mio corpo. Cominciai a nutrire in modo più consapevole e rispettoso la mia parte emotiva, psichica e la mia anima, andando da un bravo medico, psicoterapeuta, ipnotista ed omeopata, ed iniziai una cura omeopatica di sostegno insieme ad un percorso di ricerca della causa emozionale dell'endometriosi.
L'ipnosi mi ha aiutata molto, sono riuscita a ricordare, andando nei ricordi rimossi, e scoprii che all'età di 5-6 anni, subii una violenza.
Scoprii che il mio punto debole non era la mia parte femminile, come pensavo, ma la mia parte maschile, il mio rapporto con il maschile, con gli uomini della mia vita di cui ho sempre sofferto esageratamente negli anni seguenti.
Per aiutarmi a guarire ho cominciato a pensare di più a me stessa e ad avverare qualche desiderio.
Ho continuato la mia dieta ed il mio percorso con il dottor T.K. ed infine, ho dato la "botta" finale al mio corpo per guarire, quando ho avverato uno dei miei sogni più grandi, un sogno che avevo da bambina e che ho sempre negato, rimandato, rinunciato per paura di non potercela fare:
prendermi cura di un cavallo.
Così è cominciata finalmente la corsa alla ricerca del mio compagno equino, e dopo diverse ricerche di una cavalla femmina, alla fine mi sono innamorata di un maschio e così l'ho portato a casa (e qui ritorna in gioco la parte maschile).
E' arrivato River che in italiano significa "fiume", e proprio come un fiume mi ha aiutata a spazzare via la mia endometriosi.
Dicevano che era un cavallo docile e che non mi avrebbe dato problemi, invece una volta a casa, i problemi me li ha tirati fuori tutti...facevo così fatica ad approcciarmi e comunicare con lui (come con gli uomini) che ho dovuto chiamare un etologo dei cavalli per farmi aiutare.
River mi ha fatta riflettere molto, mi ha aiutata nel mio percorso di consapevolezza e guarigione.
Senza sapere niente di me ha capito dove stava il mio problema: River non voleva far parte della mia vita finchè non cambiavo io.
Così ad un tratto, durante un lavoro insieme all'etologo, capii dove stava il mio problema, ce l'avevo davanti agli occhi ma ancora non l'avevo visto.. e lo viddi in quel momento, quando per aiutarmi a fare un esercizio mi disse:
"posso toccarti?".
Qui come un flash si è aperta la strada della verità e della guarigione e a ritroso percorsi in un istante la mia vita e capii da dove arrivava il problema: abuso sessuale da piccola che poi in altre occasioni e modi, si è protratto fino all'età dello sviluppo.
Era uscito questo ricordo anche tramite ipnosi... nessuno mi aveva mai chiesto il permesso, molti si erano approfittati di me e della mia ingenuità, della mia tenera età di bambina.
La mia mente non voleva ricordare, ma in quel momento mi apparve tutto così chiaro e semplice che mi chiedo come non ci fossi arrivata prima.
Il primo amore mi aveva distrutta letteralmente; insomma la mia tragedia con il maschile si è protratta e le sofferenze che questo mi causava erano esagerate rispetto alla norma, un dolore insopportabile, ma solo con gli uomini!
Ogni cosa che mi avrebbe potuto infastidire o farmi soffrire relativamente a me sembrava una catastrofe senza fine, un dolore così grande che non riuscivo a gestire e a sopportare...un dolore soffocante la mia voglia di vivere che ora ho capito, perchè ogni ferita andava ad alimentare quella prima ferita, che è peggiorata, fino ad esplodere.
Anche la mia vita sessuale non l'ho ancora vissuta appieno, con un sacco di sensi di colpa e non riuscivo a permettermi il piacere, era una continua negazione, ma su questo ci sto lavorando ancora.
Finalmente ho capito la causa di tutto e ho cominciato a volermi bene,
a voler bene a quella bambina che è stata maltrattata e che per paura conscia od inconscia di una gravidanza o di concepire un bimbo per non farlo soffrire come soffrivo io, si era protetta con uno strato di endometriosi.
L'endometriosi, dice il Dott. Hamer, può essere causata da:
1) un conflitto in relazione alla perdita di un figlio, marito, parente, amico, animale, in seguito ad un abbandono
2) conflitto ripugnante semigenitale a causa di un uomo (o a causa di una donna molto mascolina)
3) paura di una gravidanza
4) eccesso di desiderio di una gravidanza
All'inizio ero convinta che le cause fossero l'abbandono e l'eccesso di desiderio attuale di gravidanza. Poi ho capito invece che era un conflitto sessuale con un uomo e la paura che avevo da bambina di una gravidanza.
Insomma, River è stata la mia "botta" finale di consapevolezza, mi ha permesso di prendere i vari pezzi del puzzle della mia vita e di incastrarli correttamente trovando un filo logico e chiaro a tutto ciò che mi era successo, al perchè del mio tormento d'amore.
Con River, è stata ippoterapia pura.
Non avrei mai pensato, tanto era docile prima di portarlo a casa... invece quando è arrivato ha cominciato subito a mettermi alla prova e a tirar fuori tutto questo casino che avevo dentro... è stato come un vero fiume impetuoso che mi ha scaraventata a destra e a sinistra della sponda, facendomi male, facendomi paura, un fiume a volte violento dove facevo fatica a stare a galla.
Violentemente mi ha messa a nudo, con lui non potevo nascondere consciamente nè inconsciamente.. ero me stessa, ero nuda, e lo ero soprattutto davanti agli uomini, rendendomi ancora più vulnerabile e paurosa. Ma questa terapia così forte mi ha portato alla consapevolezza, così ho cominciato a muovermi in questo fiume per imparare a nuotarci.
Ho pianto così tanto quando il puzzle della mia vita era completo...
Dal giorno successivo River è cambiato completamente nei miei confronti, è diventato buono ed affettuoso... sapeva del mio passaggio, ed allora era finita la terapia d'urto, almeno la fetta più grossa, perchè c'è ancora molto su cui devo lavorare.
Mai avrei pensato che dopo 6 mesi dal clisma opaco e dal peggioramento clinico dell'endometriosi avrei potuto guarire completamente.
Tutto mi è servito, tutto mi ha portata il 7 di luglio 2014 al controllo ecografico a 6 mesi dal precedente, 6 mesi di cui secondo i medici avrei dovuto prendere la pillola in continuo, perchè per me non c'era altra via, 6 mesi in cui non ho fatto nulla di tutto ciò, la sola idea di ingoiare qualcosa che non volessi per me era una violenza.
Io non ho mai voluto sopprimere il mio ciclo naturale, mi sembrava una violenza maggiore dell'intervento stesso, forzare il mio corpo a fare ciò che gli altri volevano e non ciò che IO sentivo, questo no.
Non ho mai seguito nessuna terapia tradizionale, solo un sostegno omeopatico che ha accompagnato però un percorso di consapevolezza e di auto-guarigione.
Sentivo che qualcosa dentro la mia pancia era cambiato da un mesetto, i dolori non c'erano più e mi sentivo più fluida e leggera, ma avevo paura di illudermi ed entrare ancora in uno stato di shock.
Il medico, durante l'ecografia, guardava il monitor perplesso, con un espressione preoccupata, ed io subito pensai "Ecco! che cavolo ho ora?", preoccupata a mia volta... ed invece, questa volta è stato uno shock positivo, uno di quelli che auguro a tutte, quando il medico mi ha detto che non vedeva più niente di anomalo, che non c'era più falda fluida nel douglas, che non c'era più nessuna massa dietro l'utero, che non c'era più nessuna ciste alle mie ovaie, non c'era più nulla!
Subito non credevo a ciò che sentivo, così ho chiesto di farmi vedere, ed in qualità di ostetrica qualcosa ci capisco di ecografie ginecologiche.
Il medico è stato anche molto gentile e mi ha spiegato bene tutto, ho visto veramente che nelle mie ovaie non c'era più niente così come dietro all'utero e nel cavo del douglas.. tutto era pulito, ed il mio utero un bellissimo contenitore con un endometrio splendido, talmente bello che anche il medico stesso me lo disse! (che differenza sentirsi dire 7 mesi prima che il mio utero era fibroso, ed ora che ho un utero bellissimo!).
A breve avrei avuto l'intervento, ora con grande orgoglio posso chiamare l'ospedale di Negrar e disdire tutto.
Sì, perchè sono guarita, c'è l'ho fatta, con le mie forze!
Mi sento così leggera che mi sembra di volare, consapevole che si può sempre cadere, ma così come c'è l'ho fatta una volta, c'è la posso fare ancora.
Sento che il mio compito è quello di aiutare altre donne che, come me, hanno a fianco questa compagna di viaggio scomoda, per infondere loro fiducia, per aiutarle a far si che ognuna trovi la sua strada di auto-guarigione.
Sia in Tenda Rossa che non, io per voi ci sarò!"