venerdì 14 marzo 2014
ESSERE POSITIVI NON SIGNIFICA SOLO VOLER GUARIRE
Buongiorno miei cari lettori,
ultimamente ho avuto più di un confronto con alcune persone su ciò che significa essere ottimisti al fine di una guarigione fisica.
Mi sono accorta che il concetto, per molti ancora, è totalmente traviato:
molte persone credono che essere positivi significhi "sperare" di poter guarire.
In questo caso, chi non sarebbe positivo? E' ovvio che chiunque sia malato speri di poter guarire!
Ma ciò non significa essere positivi o, comunque, agire verso l'autoguarigione.
Innanzitutto, "sperare" molto spesso esclude il concetto di "responsabilità".
Ad esempio: se spero che una faccenda si risolva, ma non agisco attivamente per risolverla, metto subito in dubbio la sua realizzazione.
Perciò, nel caso di un malessere di qualsiasi tipo che si voglia curare, è opportuno cominciare a pensare a cosa si può fare perché ciò avvenga.
L'azione, per la mentalità che predomina ancora, può essere svolta in due modi: olisticamente o allopaticamente.
Allopaticamente significa agire solo la macchina corpo.
Olisticamente vuol dire agire sul sistema psico-fisico.
Se pensiamo che la salute dipende dall'essere in armonia con la nostra anima, come affermò il dott. Bach e come ormai si stanno rendendo conto, a poco a poco, tutti, avere un approccio olistico significa soprattutto agire sulle CAUSE della malattia.
Le cause sono sempre EMOZIONALI, e un ruolo importante ce l'ha anche il contesto in cui viviamo e come ci alimentiamo.
(Esclusi i casi in cui, se, ad esempio, si vive a ridosso di un inceneritore o in una città molto inquinata, i fattori ambientali sono i primi da considerare nel caso dell'insorgere di una malattia).
Detto questo, che cosa significa, realmente, essere positivi per guarire?
Vuol dire cercare di capire quali possono essere le cause emozionali che hanno concorso alla nascita della malattia, rendersi consapevoli di queste cause e poi cercare di cambiare gli atteggiamenti e i pensieri che agiscono contro sè stessi e che generano il malessere.
Ultimamente mi sono confrontata con persone che si arrabbiano perché gli si suggerisce di cercare dentro sè stessi le risposte e di volersi più bene.
Persone che escludono completamente una parte determinante insita in loro stessi: la loro psiche. Proprio come se si paragonassero alla loro automobile e che rispondono "ma io sono positivo e spero di guarire".
Allora, il concetto dell'agire sulla propria guarigione non significa solo essere positivi.
Certo esserlo è un grande aiuto, ma da solo non può scardinare un malessere.
Una guarigione contempla un cambiamento interiore; significa ritrovarsi diversi e soprattutto CRESCIUTI rispetto all'inizio del percorso.
L'evoluzione non è sempre facile e comporta anche momenti di crisi in cui bisogna cambiare la pelle come fanno i serpenti.
Significa essere disposti a mettersi in discussione e accettare, senza lo stupido orgoglio, che siamo stati tutti manipolati e strumentalizzati per fini economici.
Guarire significa liberarsi dai condizionamenti, da alcune persone che non ci fanno bene, e soprattutto posizionare Sè stessi sul podio della propria vita.
Significa allontanare perbenismo, buonismo e convenzioni sociali inutili.
Guarire significa essere VERI e lottare per essere LIBERI!
Perciò, se pensate che per guarire basti sperarlo, allora siete ancora lontani dalla reale guarigione, ma ciò non toglie che avete la possibilità di cambiare la vostra rotta in ogni istante.
A ognuno la sua scelta.
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