domenica 14 luglio 2013
CREARE UN'ESSENZA FLOREALE: RED CLOVER
In occasione di una gita in montagna e ispirata dal bel tempo, ho deciso di creare un'essenza floreale.
Avevo tutto a disposizione: un recipiente di vetro trasparente, acqua pura di sorgente, aria pulita e tanti fiori nei prati.
Potevo scegliere tra il ranuncolo (Buttercup) che serve a sviluppare l'autostima nella persona che tende a nascondersi, oppure c'era l'achillea bianca (Yarrow) che protegge dalle influenze esterne.
C'era la margherita (Shasta Daisy) utile a chi si concentra troppo sui piccoli dettagli e tende a intellettualizzare le nozioni che riceve; c'era la rosa canina (Wild Rose) indicata per chi si sente apatico.
E poi c'erano i fiori del trifoglio (Red Clover), così ho scelto loro.
Red Clover era stata spiegata dai suoi scopritori, Richard Katz e Patricia Kaminski della Flower Essence Society californiana, come un'essenza che sarà molto importante in questi anni di crisi, poiché è il rimedio per chi si lascia influenzare dal ansia di massa o da altre forme di pensiero collettivo e, così facendo, perde la propria identità e si lascia usare dai bisogni di un'energia negativa.
Riflettendo bene, Red Clover è molto importante oggi, proprio come affermavano Richard e Patricia; c'è bisogno urgente di staccarsi dalla massa e cominciare a essere le pecore nere, è fondamentale per riuscire a innalzare l'energia del pianeta.
Red Clover aiuta in questo processo, oltre a essere un buonissimo depuratore del sangue, il mezzo fisico dove risiede il nostro Io.
Creare un'essenza floreale è sempre un momento magico.
Si entra in relazione con l'anima del fiore e ci si lascia guidare dal suo messaggio.
E' sempre una sorpresa constatare quanto sia semplice creare un rimedio: bastano l'energia del sole del mattino, acqua pura, un recipiente di vetro trasparente e una foglia, oppure una pinza di legno (per non toccare con le dita i fiori) per raccogliere i fiori e riempire la superficie d'acqua nella ciotola.
Alla fine filtrare l'acqua e aggiungere una pari quantità di brandy per la conservazione.
Ed ecco pronta una medicina utilissima.
Uno dei mille motivi per cui è sempre più urgente rispettare Madre Natura.
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2 commenti:
post interessantissimo!
ma se io non volessi usare il brandy c'è un'alternativa?
Si può usare in alternativa l'aceto di mele.
Sarebbe comunque indicato usare il brandy come suggeriva il dr. Bach.
Grazie per i tuoi commenti! :-)
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