domenica 26 maggio 2013

IL CASO DI ANGELINA


Carissimi,
siccome questa settimana non ho avuto modo di scrivere personalmente un articolo, ho deciso di proporvi quello di un sito che trovo molto interessante e che si chiama www.coscienzeinrete.net

Qui di seguito si parla della drastica scelta di Angelina Jolie di sottoporsi a mastectomia per evitare un probabile sviluppo di tumore al seno.
Condivido in pieno quanto scrive il corrispondente di Coscienzeinrete, che qui vi riporto:


Cosa c'è dietro la 'scelta coraggiosa' della nota attrice hollywoodiana?
di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli Usa di Coscienzeinrete 
Magazine e Altrainformazione)
O meglio, cosa significa questa scelta per lei, ma anche – vista la 
risonanza mediatica – cosa significherà inevitabilmente per migliaia 
di altre donne?
O di uomini, visto che – è notizia di ieri - già qualcuno ha pensato 
bene di farsi togliere una prostata sana solo per prevenire eventuali
insorgenze tumorali.
Affronteremo questa analisi su vari piani – economico, scientifico, di 
comunicazione e spirituale - ma partiamo dall'inizio, o meglio, 
da un dettaglio non insignificante.
Come è noto la Jolie si è sottoposta a doppia mastectomia perché 
la presenza di un gene difettoso, il BRCA1, a dire dei medici, 
la predisponeva a sviluppare un tumore al seno.


La notizia della scelta di Angelina è 'strillata' con tanto di foto a 
tutta pagina in copertina della nota rivista People, praticamente 
in contemporanea con l'annuncio ufficiale, nonostante che 
di regola la rivista venga 'chiusa' redazionalmente tre settimane 
prima di arrivare nelle edicole.
Mmmmh, qui c'è qualcosa sotto. Diverse cose.
Iniziamo con il suggerimento, un po' desueto, ma che funziona sempre: 
follow the money.

Ebbene, tutto sarebbe nato – secondo quanto ci è stato raccontato 
dalla stampa – da un test genetico, il BRACAnalysis, che avrebbe stabilito, 
nel caso della bella Angelina, una percentuale molto elevata (87%) 
di possibilità di contrarre un cancro al seno.
Il test è stato brevettato dalla Myriad Genetics e ha un costo di 
circa 4000 dollari.
Ma, guarda caso, il prezzo del titolo della Myriad Genetics (MYGN) 
ha avuto un notevole beneficio dall'outing della Jolie, oltre ad aver 
registrato incrementi di valore da oltre 50 settimane.
Ma questo è niente; se la Corte Suprema USA decidesse di 
approvare la BRACAnalysis, inserendola nel sistema 
sanitario nazionale, aprirebbe la strada a un business di migliaia 
di miliardi nei prossimi anni.
Dunque azioni che salgono, profitti enormi per gli azionisti 
della Myriad Genetics, tutto da una decisione dell'attrice.
Coincidenza?
Guarda caso in ambienti ben informati si parla molto seriamente 
di far rientrare il test all'interno della famigerata ObamaCare...


Insomma un test 'lanciato' dall'attrice hollywoodiana, che 
farebbe leva sul terrore di milioni di donne e che porterebbe 
a riversare sui contribuenti – già poco entusiasti della riforma 
di Obama – i costi assicurativi del test.
Non dimentichiamo che Angelina Jolie non è semplicemente 
una notissima attrice, ma anche una rappresentante ufficiale 
delle Nazioni Unite, dunque il suo appello non è solo privato, 
personale; è in grado di influenzare occultamente le 
donne americane trasformando il loro corpo in profitto.
Insomma una vera e propria 'svendita' della donna, 
travestita da 'libera scelta femminile' per meglio manipolare gli animi.
Poi c'è la questione dei geni.
Già, perché tutta la vicenda si basa sulla ricerca genetica.
La scelta di Angelina dunque di fatto alimenta il mostruoso 
trend che vede l'industria farmaceutica brevettare geni umani.
Il 20% dei nostri geni è attualmente coperto da brevetti e 
intorno a questo business c'è un vorticoso giro di miliardi.
Dunque se la Corte Suprema non appoggiasse questo test 
sarebbe un segnale gravissimo per tutte le aziende che 
lavorano su brevetti genetici e su tutti i test per il cancro 
e per molte altre malattie.
Un disastro inaccettabile per Big Pharma.
Come scongiurarlo?
Con un testimonial d'eccezione, che, facendo leva sulla reazione 
emozionale di milioni di donne, crei un supporto solido 
per l'industria farmaceutica che sta intensificando sempre di 
più i brevetti sui geni umani.
Naturalmente la quasi totalità della stampa americana ha suonato 
la grancassa dell'emozione per la brave choice, per la scelta coraggiosa, 
tranne pochi giornali, tra i quali il Detroit Free Press, che nota come 
la decisione della star di sottoporsi ad una doppia mastectomia, 
pubblicizzando abbondantemente questa vicenda, richiami 
in realtà l'attenzione su una controversia pendente nelle aule di giustizia.
I giudici hanno, infatti, poche settimane per decidere se i brevetti 
della Myriad Genetics sui due geni che possono identificare un 
aumento del rischio di cancro al seno e alle ovaie siano legali, 
considerando anche che il monopolio dell'azienda farmaceutica 
di fatto costringe a sborsare 4000 dollari per il test.
Guarda, guarda...
Ma c'è ancora dell'altro.
Anche la percentuale di rischio che la star indica come 
molla per la sua decisione di farsi asportare i seni è contraddetta dai fatti.
In una ricerca importante a cura di un ente governativo, 
il National Research Institute, si indicano valori per rischi 
di cancro al seno associati a geni BRCA1 nettamente 
inferiori a quelli pubblicizzati dalla Jolie e rilanciati dai media mainstream.
Secondo questa ricerca, su 600 donne solo 1 avrà 
verosimilmente una mutazione BRCA del suo codice genetico 
e, anche per questa unica donna, il rischio di cancro al seno 
sarà del 56% e non dell' 87%, come sostenuto da Angelina Jolie. 
Considerando che il 13% di donne, anche senza la mutazione genetica, 
contrae cancro al seno, il rischio - secondo questa ricerca - 
interessa 43 donne su 100.
Abbiamo in definitiva 1 donna su 600 che ha una mutazione del 
gene BRCA1, e meno della metà che si ammala di cancro a 
causa di questa mutazione. In altre parole, circa 1 donna su 
1200 sarà toccata da questo problema.
Senza voler neppure accennare alle cure alternative contro 
il cancro – cure per la maggior parte proibite qui negli 
USA - che rischierebbero di erodere il business ipermiliardario 
di Big Pharma basato su chemio, radio e altre cure rivelatesi 
spesso inefficaci e dolorose.
Come si vede le cose stanno ben diversamente da come 
sono state 'strillate' dalla stampa mainstream di tutto il mondo, 
diffondendo tra le donne il terrore del 'brutto male' e la falsa 
convinzione che solo togliendosi i seni, o l'utero, 
o entrambi, ci si possa salvare.
Ora, noi da tempo ci siamo resi conto che la paura, il terrore, 
l'angoscia sono il principale mezzo con cui le masse vengono 
dominate dalle élite che governano il pianeta.
La paura del terrorista, della guerra, della crisi economica, 
del cancro, rappresentano le modalità sempre maggiormente 
utilizzate dai media per rilanciare questo disegno mondiale 
di dominio assoluto sull'umanità.
Riflettiamoci bene; non vi sono che rarissimi casi di giornali o 
televisioni che si fanno delle domande, che non 'rilanciano' 
semplicemente la notizia così come è stata 'battuta' dalle 
agenzie di stampa.


Ma veniamo alla paura.
Oggi la paura è centrale nel nostro mondo.
Dopo gli evidenti esempi di paura instillata nelle masse prima 
con la war on terror a partire dall'11 settembre 2001 
e poi con la crisi economica del 2008 (sette anni dopo) ora, 
avvicinandoci al compimento del nuovo settennio (2014) 
sembra si voglia aggiungere un nuovo capitolo a questa 
azione progressiva di paralisi delle forze della coscienza.
La paura porta – a livello esteriore - ad accettare qualsiasi 
perdita di libertà, qualsiasi compromesso pur di 'cavarsela', 
mentre, a livello interiore, conduce a un irrigidimento dell'animo, 
a un distacco dal mondo ideale-spirituale.
Prima devo pensare 'alla pelle', poi a tutto il resto.
Non a caso – ci insegna l'esoterismo – questa è l'epoca 
dell'Arcangelo Michele la cui esortazione è quella di 
superare la paura, del coraggio con cui vivere la vita.
Quale miglior modo allora di ostacolare la missione di Michele, 
se non instillando terrore in schiere umane sempre più vaste?
Dopo l'attacco alla sicurezza (terrorismo), l'attacco al 
benessere (crisi economica) ora abbiamo l'attacco alla salute 
a partire dal corpo umano, dai geni.
Sul piano della genetica sta per iniziare una battaglia 
che trasformerà enormemente la nostra civiltà nei prossimi decenni.
Interessi miliardari e disegni di potere sulla più intima essenza 
della corporeità umana rappresentano probabilmente il 
rischio maggiore che l'umanità a breve si troverà ad affrontare.
Su questo piano si gioca la stessa possibilità della libertà umana.
Per concludere, una breve riflessione sull'aspetto personale, 
karmico, di una scelta del genere.
L'idea di asportare preventivamente un organo sano per 
paura che si ammali non è solo qualcosa di profondamente 
errato sul piano esteriore fisico-sensibile, ma è altresì 
un errore spirituale enorme.
Perché?
Se non ci limitiamo alla visione della vita che ci viene 
trasmessa dal materialismo attuale ci rendiamo presto conto 
che dal punto di vista spirituale la malattia è una funzione 
biologica naturale come la vista o la respirazione, che ci indica 
che c'è qualcosa di sbagliato in noi.
Come la febbre ci indica che abbiamo un'infezione, la 
malattia ci avverte – se siamo in grado di ascoltarla – della 
disarmonia presente in noi e ci consente di intervenire.
La guarigione è una crescita che noi dobbiamo alla malattia.
La malattia è anche un elemento karmico di cui 
dobbiamo tener conto; impedirne - con i soli mezzi 
esteriori – il manifestarsi non significa liberarsene. 
Anzi, vuol dire, di regola, farla ripresentare in forme anche peggiori.
In ogni caso significa negare l'elemento spirituale presente in noi, 
riducendo il nostro essere alla sola parte fisico-sensibile.

L'essere umano viene così ridotto a meccanismo, a macchina, 
i cui componenti di base sono i geni. Manipolabili, brevettabili.
Non vanno bene? Cambiamoli o, se è troppo tardi, togliamo 
gli organi a rischio; in fondo lo stesso trapianto di organi 
a cosa prelude? Alla ricerca dell'immortalità terrestre 
attraverso la sostituzione progressiva di organi invecchiati.
Purtroppo chi guarda alla realtà non solo dal punto di vista 
materialistico, sa bene che una azione sul nucleo della vita 
effettuata senza moralità non potrà che rappresentare 
un disastro di proporzioni inimmaginabili.
Questo è allora il messaggio diffuso a milioni di donne 
dalla 'scelta coraggiosa' di Angelina: "cara amica, non 
v'è nulla di spirituale in te, nulla di sacro; non sei che una
macchina. Ascolta chi ne sa più di te; le Corporation che
speculano sulla parte più intima della tua corporeità, brevettando
i tuoi geni. Scegli allora di contraddire la stessa saggezza
del tuo corpo, mutilando, per paura, anche organi sani. 
Non guardare al destino con fiducia, ma alimenta l'ansia 
dentro di te; solo paura e angoscia ti potranno salvare".
Una bella scelta, davvero.

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