domenica 10 marzo 2013

MEDITAZIONE VS RUZZLE


Qualche settimana fa ho acquistato alcuni libri; è una passione, ne compro anche cinque alla volta e poi inizio a consultarne qualche pagina e ne comincio la lettura.

Il momento ideale per leggere è per me sempre la sera, a letto, prima di addormentarmi. 
Lo stesso momento che utilizzo per la meditazione e che consiglio anche alle persone che, non potendo dedicare venti minuti durante il giorno a questa pratica, trovano comodo farlo una volta a letto.

Da qualche tempo, tuttavia, sto trascurando sia la lettura che la meditazione;
il mio momento di relax lo uso per giocare a Ruzzle, l'ormai famoso videogioco che consiste nello sfidare gli altri a chi trova più parole in una griglia di 16 lettere in due minuti di tempo.

Mi rendo conto che sta diventando un vizio, e che alla fine, anche se avrei la voglia di leggere o di concentrarmi sul mio respiro, dopo aver terminato le mie partite, sono così stanca che mi addormento.

La conseguenza è che trascuro abitudini molto benefiche.
Come me, e anche di più, tantissime persone occupano le loro serate e le loro pause a giocare a Ruzzle. Qualche signora si è già giustamente lamentata del fatto che il marito passa tutto il tempo libero in casa a sfidare i suoi amici a questo gioco.

Premesso che giocare non è un peccato, l'importante è che non diventi vizioso al punto di indurci a trascurare abitudini più sane, come nel mio caso, o addirittura a impedire di passare del tempo con la propria famiglia.


Ma, visto che è proprio quello che sta succedendo a tantissime persone, mi sono domandata se Ruzzle non sia l'ennesima trappola di questo sistema malato per allontanare la gente dai propri affetti e indurla a occupare del tempo che potrebbe essere speso in modo molto più proficuo e positivo, come
a leggere, a giocare con i figli, a fare l'amore con il proprio compagno/a, a chiacchierare, a dedicarsi a qualsiasi hobby.

Anche con la meditazione ci si isola, ma è un tipo di isolamento volto a migliorare sé stessi e i propri rapporti sociali, volto a entrare nelle profondità di sé, a connettersi con il proprio Io Spirituale per aprire gli occhi e usare il più possibile il proprio intuito di fronte alla scelte. E' un isolamento naturale, che avviene al massimo una volta al giorno, senza di fatto trascurare qualcuno o qualcosa di importante.

Ruzzle incanta, vizia, isola, sviluppa il lato meccanico del cervello e rende schiavi. Come se le catene e le dipendenze di cui siamo vittime non fossero già abbastanza...

Ruzzle stordisce, la meditazione risveglia.
Ruzzle è meccanico, la meditazione creativa.
Ruzzle schiavizza, la meditazione libera.
Ruzzle è piacere, la meditazione è realtà.

Le partite oggigiorno le vince Ruzzle, ma la vera sfida la vince la meditazione.

Esiste la parola "meditazione" in Ruzzle?
Vado a controllare, ma da stasera, si riprendono le buone abitudini ;-)


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