"La scienza degli ultimi due millenni ha considerato la malattia come un agente materiale che può essere eliminato solo da mezzi materiali: questo è, naturalmente, completamente sbagliato.
La malattia del corpo, come la conosciamo noi, è un risultato, un prodotto terminale, uno stadio finale di qualcosa di molto più profondo.
La malattia inizia oltre il piano fisico, più vicino al mentale. E' interamente il risultato di un conflitto fra il nostro sé spirituale e il nostro sé mortale.
Fino a che questi due sono in armonia, siamo in perfetta salute: ma quando c'è discordia, allora ne deriva quello che noi conosciamo come malattia".
"Libera te stesso" di Edward Bach
Le parole che il dr. Edward Bach scrisse agli inizi del secolo scorso stimolano a riflettere e a porci molte domande su quale sia la verità relativa ai nostri disagi.
Milioni di euro vengono impiegati per la ricerca contro le malattie, per trovarne le cause biologiche e per creare dei farmaci in grado di eliminare i sintomi, ma
come possiamo non considerare il ruolo della psiche in tutto questo?
Pretendiamo ancora di scindere mente e corpo e ci ostiniamo a dare priorità alla cura farmacologica escludendo ogni intervento a livello emotivo.
Certo gli interessi economici che spingono alcuni sistemi a indurre gli individui verso questa strada sono esorbitanti, ma sapere che abbiamo la possibilità di intervenire sulla nostra coscienza per provare a guarire può stimolarci a provare, almeno, a indagare sui nostri comportamenti.
In fondo che male c'è a tentare di correggere un atteggiamento disarmonico verso noi stessi o verso gli altri, se questo può aiutarci a guarire una malattia?
Ciò non significherebbe escludere la cura farmacologica sul corpo fisico, semplicemente vorrebbe dire agire in contemporanea andando a rimuovere la disarmonia emozionale che, come affermò il padre della floriterapia, è la causa principale dei nostri malesseri.
"Qualunque fatica, rivolta solo al corpo, non può che porre un rimedio superficiale al danno provocato dalla malattia. Non si tratta perciò di guarigione, poichè la causa del male non è ancora stata sconfitta ed essa potrebbe manifestarsi di nuovo sotto altre forme in qualunque momento.
In molti casi una guarigione apparente è addirittura dannosa perché nasconde al malato la vera causa del suo disturbo.
Infatti, nella gioia per la salute che il malato ritiene di aver recuperata, la vera causa continua ad agire inosservata e ha la possibilità di rafforzarsi".
La morte è inevitabile, ma forse può essere posticipata dandoci la possibilità di compiere la nostra missione e vivendo in armonia con i dettami della nostra Anima.
THE CONCEPT OF DISEASE IN THE FLOWERTHERAPY
To dear Gilda
"The science of the last two millennia has considered the disease as an agent material that can be eliminated only by material means: that is, of course, completely wrong.
The illness of the body, as we know, is a result, an end product, a final stage of something much deeper.
The disease starts beyond the physical plane, closer to the mind.
It is entirely the result of a conflict between our spiritual self and our own mortality. As long as these two are in harmony, we are in perfect health, but when there is conflict, then it follows what we know as disease."
The dr. Edward Bach's words wrote at the beginning of last century, challenge us to reflect and ask ourselves many questions about what the truth about our hardships.
Millions of euro are used for research against diseases to find the biological causes and to create drugs that can eliminate symptoms, but how can we not consider the role of the psyche in all this?
Still claim to separate mind and body and we insist on giving priority to any drug treatment intervention excluding every emotional level.
Of course the economic interests that drive some systems to induce individuals to this road are exorbitant, but knowing that we have the opportunity to comment on to try to heal our consciousness can stimulate us to try, at least.
After all that's wrong groped to correct a discordant attitude towards ourselves or to others, if this can help cure a disease?
This does not mean excluding the medication on the physical body, simply would mean going to act simultaneously removing the emotional disharmony, as the father of flower essence therapy said, is the main cause of our ills.
"Any effort, directed only to the body, put a superficial remedy to the damage caused by the disease.
This is not so healing, since the cause of evil has not yet been defeated and it could occur again in other forms in any time.
In many cases a cure is apparent even harmful to the patient because it hides the real cause of his trouble.
In fact, in joy to the ill health that claims to have recovered, the actual cause continues to act unnoticed and have the opportunity to strengthen".
Death is inevitable, but maybe it can be postponed by giving us the opportunity to fulfill our mission by living in harmony with the dictates of our Soul.
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