Questa settimana desidero proporvi la breve lettura di un testo dedicato alle CRISI; mondiali, economiche, ma anche interiori, scritto da Albert Einstein agli inizi del 1900 e in accordo con il pensiero di Edward Bach, il padre della FLORITERAPIA, lo scritto del famoso scienziato ci invita a riflettere su un punto di vista un pò diverso da quello che ci propongono i mass media in questo periodo.
”Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo
a farle nello stesso modo.
La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi
perché è proprio la crisi a portare il progresso.
La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura.
E‘ nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi,
violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.
Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti.
E‘ nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora
perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza.
Parlare di crisi è creare movimento;
adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo.
Invece di questo, lavoriamo duro!
L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
Albert Einstein (1879-1955)
E voi, da che parte state?
State dalla parte di quelli che si lamentano e aspettano che le cose cambino, o state dalla parte di quelli che decidono di agire e di fare l'unico investimento che merita davvero di essere fatto, quello di PUNTARE SU SE STESSI?
WHAT IS REALLY CRISIS?
This week I would like to offer a brief reading of a text devoted to the crisis; global, economic, but also within, written by Albert Einstein in early 1900 and in accord with the thought of Edward Bach, the father of Flower Therapy, the writing of the famous scientist invites us to reflect on a point of view a little different from what we propose in this period the mass media.
"Let’s not pretend that things will change if we keep doing the same things.
A crisis can be a real blessing to any person, to any nation.
For all crises bring progress.
Creativity is born from anguish, just like the day is born form the dark night.
It’s in crisis that inventive is born, as well as discoveries, and big strategies.
Who overcomes crisis, overcomes himself, without getting overcome.
Who blames his failure to a crisis neglects his own talent,
and is more respectful to problems than to solutions.
Incompetence is the true crisis.
The greatest inconvenience of people and nations is the laziness
with which they attempt to find the solutions to their problems.
There’s no challenge without a crisis.
Without challenges, life becomes a routine, a slow agony.
There’s no merit without crisis.
It’s in the crisis where we can show the very best in us.
Without a crisis, any wind becomes a tender touch.
To speak about a crisis is to promote it.
Not to speak about it is to exalt conformism.
Let us work hard instead.
Let us stop, once and for all, the menacing crisis that represents
the tragedy of not being willing to overcome it."
And you, where do you stand?
Are on the side of those who complain and expect things to change, or are on the side of those who decide to act and make the only investment that deserves to be done, to BET ON YOURSELF?