Questa settimana parliamo di AUTISMO, un disordine dello sviluppo del sistema nervoso che si manifesta nei primi tre anni di vita.
La collega floriterapeuta Camilla Vidoli ha potuto aiutare due bambini colpiti da questo disagio che, grazie all'assunzione dei fiori di Bach, hanno trovato un sostegno e hanno sviluppato grandi miglioramenti nella socializzazione e nell'accettazione della realtà, con un conseguente conforto anche da parte dei genitori.
Qui di seguito ha voluto molto gentilmente raccontarci l'evoluzione dei suoi casi:
RAINMAN
"Da alcuni anni mi occupo di floriterapia, inizialmente a livello amatoriale, poi a livello professionale ed ho avuto l’onore di incrociare sul mio cammino due bambini con sindrome autistica.
Innanzitutto va precisato che con la parola autismo si fa riferimento ad una serie di sintomi molto vasta e con diversi livelli di gravità; il denominatore comune è la mancanza di contatto comunicativo e relazionale con la propria realtà e di conseguenza l’incapacità di stabilire legami.
L’autismo insorge alla nascita o comunque nella maggior parte dei casi durante i primi tre anni di vita, periodo in cui il bambino, grazie alla costante relazione con la mamma riesce ad accedere alle chiavi di decodificazione della realtà; questo significa che se durante questo importantissimo periodo è indisponibile alla relazione, in futuro si troverà a vivere in una realtà che non comprende, con cui non riesce ad entrare in contatto empatico e che quindi gli provocherà molta ansia.
Il risultato dell’intervento con la floriterapia nei due casi da me seguiti, pur trattandosi di situazioni estremamente diverse fra loro, è stato positivo.
foto di www.oltrelebarriere.net
Nel caso di SARA, ho lavorato con lei da quando aveva meno di tre anni, quindi sono potuta intervenire tempestivamente sulla sua chiusura/distacco dalla realtà; questo le ha permesso di recuperare il rapporto con la madre e di conseguenza, seppur a rilento e passando attraverso periodi di forte ansia, buona parte dei codici comunicativi di base.
Rimangono in lei alcune caratteristiche riconducibili alla patologia, però ha raggiunto un buon grado di autosufficienza anche a livello cognitivo.
Va detto che la madre ha iniziato quasi contemporaneamente alla bambina un lavoro floriterapico su se stessa e questo ha inciso moltissimo, a mio avviso, soprattutto nel trasmettere alla bambina la certezza di non essere un peso, ma qualcuno da accompagnare con affetto nel suo percorso di crescita.
All’età di dieci anni GIORGIO ha utilizzato per diversi mesi i fiori sperimentando il loro potere.
All’epoca parlava solo da poco più di un anno con parole chiave ed era per la maggior parte del tempo molto ansioso e ripetitivo.
La floriterapia ha affiancato il lavoro di logopedia a livello riabilitativo lavorando sugli stati ansiosi che gli impedivano di accettare qualsiasi situazione nuova, imprevista o sconosciuta, e sulla capacità di comunicare.
I risultati sono stati buoni: la sua capacità di rimanere sereno in situazioni sempre nuove e diverse è notevolmente aumentata e inoltre ha affinato notevolmente la capacità di esprimersi a livello verbale in maniera corretta e comprensibile.
Nonostante nessuno dei famigliari abbia intrapreso un lavoro specifico su di sé, la famiglia è stata molto presente nel processo di recupero del ragazzino.
CLEMATIS
foto di www.floralimages.co.uk
Quali sono i fiori che in particolare hanno aiutato questi due bambini ad aprire uno spiraglio per sbirciare nella complessa e difficile realtà che li circonda, nonché ad infondere loro il coraggio di accettare di tuffarsi in essa senza troppa paura?
I fiori sono sempre stati da me scelti non in base ad un criterio sintomatico, ma osservando attentamente chi avevo davanti per capire quale era il suo peculiare modo di interpretare il mondo, quali tematiche venivano vissute in maniera distorta fino a rappresentare un ostacolo nel processo evolutivo.
CLEMATIS ha aiutato Sara, all’inizio del percorso, a radicarsi e ad uscire dal suo bozzolo, così come CHERRY PLUM e AGRIMONY le hanno permesso di rilassarsi in tutti i casi in cui le crisi di ansia le hanno impedito di affrontare la realtà.
WHITE CHESTNUT e WALNUT le hanno permesso, sempre durante le crisi di ansia, di non soccombere alla ripetitività.
Anche ASPEN è stato di aiuto in molti casi in cui la sua paura del mondo aveva il sopravvento.
La teoria della mente, ovvero l’incapacità di rappresentazione simbolico-teorica da parte del bambino con conseguente incapacità di essere creativo, è uno degli aspetti che più mi hanno coinvolta, anche perché la conquista della teoria della mente corrisponde alla capacità di comunicare con la realtà e contemporaneamente di comunicare se stessi nella realtà.
In sostanza è la capacità di pensarsi inseriti nel mondo reale cessando di sentirsi estranei o isolati e ciò significa risolvere la maggior parte degli aspetti disfunzionali di questa patologia.
Ho riflettuto molto su questo argomento e nella pratica mi sono resa conto che quando le problematiche più superficiali iniziano ad attenuarsi o a risolversi e il bambino inizia ad accettare il flusso di affetto che viene dalle persone che si prendono cura di lui, e magari inizia timidamente e con riserva a mostrare il proprio affetto, comincia anche a nascere la capacità di pensare e trovare soluzioni proprie.
Un aiuto considerevole nell’acquisizione della capacità di comunicare con la propria realtà viene data senz’altro da COSMO, un’Essenza del repertorio californiano.
Con Sara sono stati molto utili anche SCLERANTHUS, per favorire la collaborazione dei due emisferi cerebrali e non l’esclusione di uno a scapito dell’altro, ed HEATHER nei momenti in cui ha cercato disperatamente di farsi sentire nel modo a lei più noto, quello del pianto e del capriccio; ho sempre considerato questo atteggiamento un suo modo per mostrare a noi il suo sforzo di apertura. Anche se inefficace, è pur sempre un tentativo.
Con Giorgio ho utilizzato fin dall’inizio alcuni dei fiori già usati con Sara per sciogliere la paura e lo stato d’ansia; rispondeva molto bene alle vibrazioni di ASPEN, di CHERRY PLUM e di SCLERATHUS.
Ben presto era emersa la sua modalità personale di manifestare al mondo ciò che lo spaventava e il suo rifiuto ad accettare alcune realtà era emerso mediante allergie sia di tipo cutaneo che asmatico.
In questo caso i fiori utilizzati sono stati all’occorrenza BEECH, il fiore dell’intolleranza, CRAB APPLE, il fiore della purificazione, e la formula protettiva di fiori californiani YARROW ENVIRONMENTAL SOLUTION.
Ristabilito un parziale equilibrio, l’altra tematica emersa con forza era stata quella del bisogno di avere un rapporto esclusivo con la madre con conseguente difficoltà ad attenuare il suo rapporto simbiotico con lei, dove è intervenuto il rimedio CHICORY, che permette di lasciare la presa.
Ho notato che alcune volte i fiori non hanno indotto un cambiamento diretto, ma hanno creato intorno a questi ragazzini le condizioni ideali affinché il cambiamento sperato potesse avvenire.
Questo meccanismo è in perfetto accordo con l’insegnamento del Dottor Bach che ci dice che le essenze floreali non dissolvono le tematiche con cui dobbiamo confrontarci senza un nostro intervento attivo, bensì ci aiutano a stare di fronte ad esse fino a quando avremo trovato dentro di noi la capacità di integrarle o meglio di “sviluppare la virtù opposta al difetto che ci affligge”."
Ringraziando Camilla Vidoli per la preziosa testimonianza, vi lascio alla visione di questo video dedicato a una persona colpita da autismo:
AUTISM WITH FLOWERS
This week we talk about AUTISM, a developmental disorder of the nervous system that manifests itself in the first three years of life.
Mrs Camilla Vidoli, flower-therapist, was able to help two children suffering from this discomfort, through the recruitment of Bach Flowers, found support and have developed great improvements in socialization and acceptance of reality, resulting in comfort, even by parents.
Here she took very kindly tell us about the evolution of hers cases:
"For some years I deal with flower essence therapy, initially as an amateur, then professional and I had the honor to cross my path two children with autism.
First, it should be noted that the word autism refers to a series of symptoms are many and different levels of severity, the common denominator is the lack of contact and communicative relationship with their own reality and therefore the inability to establish ties.
Autism occurs at birth or in most cases during the first three years of life, a period in which the child due to steady relationship with his mother unable to access the keys to decoding of reality, which means that if, during that important period of the report is not available, in the future will live in a world that does not include, which fails to come into contact empathetic and that therefore cause much anxiety.
The result of the flower therapy in the two cases I followed, although it is very different situations with each other, was positive.
In the case of SARAH, I worked with her since she was less than three years, so I could act quickly on its folding/detachment from reality, and this has enabled it to recover the relationship with his mother and therefore, albeit at a slow pace and passing through periods of high anxiety, most of the common code base.
Remain in her features attributable to the disease, but has achieved a good degree of self-sufficiency even at the cognitive level.
It must be said that the mother began almost simultaneously with the girl a job flowertherapy on itself and this has affected a lot, in my opinion, especially in transmitting the child safely without being a burden, but someone to accompany her with affection in the path of growth.
At the age of ten years GEORGE has used the flowers for several months experimenting with their power.
At the time he spoke only a little over a year with keywords and he was for most of the time very anxious and repetitive.
Flower therapy has added the work of speech therapists working in rehabilitation on anxiety that prevented him from accepting any new situation, unforeseen or unknown, and the ability to communicate.
The results were good: his ability to remain calm in situations that are always new and different is greatly increased and also has improved significantly the ability to express himself verbally in a proper and understandable.
Though none of the family has taken on a specific self job, they has been very present in the recovery process of the boy.
What are the flowers have helped these children to open a window to peek into the complex and difficult world around them, and to give them the courage to agree to jump into it without too much fear?
The flowers have always been to me not selected on the basis of a symptomatic criterion, but closely watching to see what person I had before who was his peculiar way of interpreting the world, such issues were being experienced in a distorted way to represent an obstacle in the evolutionary process.
CLEMATIS helped Sarah, at the beginning of the path, and to root out of its cocoon, as CHERRY PLUM and AGRIMONY allowed her to relax in all cases in which the crisis of anxiety for the failure to face reality.
WHITE CHESTNUT and Walnut have allowed, at all times during the crises of anxiety, of not succumbing to repetition.
ASPEN also has assisted in many cases in which her fear of the world had the upper hand.
The theory of mind, or the inability of theoretical-symbolic representation of the child leading to inability to be creative, is one of the things that I was more involved, especially since the conquest of the theory of mind is the capacity to communicate with the reality and simultaneously inform themselves in reality.
Basically, it included the ability to think in the real world by ceasing to feel alien or isolated, which means the answer to the most dysfunctional aspects of this disease.
I've been thinking a lot about this issue and in practice I realized that when the more superficial problems begin to fade or resolved and the child begins to accept the flow of love that comes from people who take care of him, and maybe start shyly and subject to show his affection, he also begins to rise to the ability to think and find their own solutions.
Considerable help in the acquisition of the ability to communicate with its reality of course is given by COSMO, Essence of repertoire Californian.
With Sarah were very helpful also SCLERANTHUS, to foster cooperation between the two hemispheres of the brain and not the exclusion of one at the expense of others, and HEATHER at times when she tried desperately to be heard as her more famous, that of weeping and whim, and I have always considered this attitude is a way to show us his effort opening.
Even if ineffective, it is still an attempt.
With George from the beginning I used some of the flowers with Sarah already used to dissolve the state of fear and anxiety respond well to the vibrations of ASPEN, CHERRY PLUM and SCLERATHUS.
Very soon he showed his personal mode of show the world what frightened him and his refusal to accept certain realities had emerged by allergies and asthma that skin type.
In this case the flowers were used as appropriate BEECH, the flower of intolerance, CRAB APPLE, the flower of purification and protective formula of California YARROW ENVIRONMENTAL SOLUTION.
Restored a partial equilibrium, another theme emerged strongly was that of the need to have an exclusive relationship with the mother resulting in difficulty in reducing its symbiotic relationship with her, where the remedy has acted CHICORY, which allows you to let go.
I noticed that sometimes the flowers have not had a direct change, but these kids have created around the ideal conditions that could be hoped for change.
This mechanism is in perfect accord with the teachings of Dr. Bach, who tells us that the essence floral not dissolve the issues that confront us without our active intervention, but rather help us to confront them until we find within ourselves the ability to integrate, or better "to develop the virtue opposite to the defect that afflicts us".