domenica 27 marzo 2011

CHI E' IL FLORITERAPEUTA?

Questa settimana propongo ai miei affezionati lettori un articolo dedicato al profilo professionale del FLORITERAPEUTA.

Utilizzando le parole del RIF (Registro Italiano Floriterapeuti - www.registroitalianofloriterapeuti.com), desidero invitare tutti coloro che aspirano a cominciare un trattamento floriterapico a informarsi approfonditamente affinché possano essere certi di essere seguiti da un professionista.

E' vero che i rimedi floreali non hanno alcuna controindicazione, ma è anche vero che non bisogna prendere alla leggera nessun percorso psicologico, e poiché i fiori agiscono proprio sulle nostre EMOZIONI, è bene essere accompagnati da un esperto che ci aiuti a decifrare e interpretare i nostri stati d'animo, altrimenti potremmo creare ulteriore confusione in noi stessi.

"La figura del consulente in essenze floreali si sta affermando come una nuova e
importante realtà professionale nel campo della prevenzione e del benessere

La progressiva diffusione a livello internazionale delle essenze floreali (particolari
infusioni liquide di fiori, che assunte sotto forma di gocce sono in grado di
riequilibrare stati d’animo disarmonici e disagi emozionali) ha creato le premesse per l’affermazione di questa nuova figura di professionista: 
un consulente esperto nella relazione d’aiuto attraverso l’applicazione del sistema naturale delle essenze floreali.


Il floriterapeuta supporta e sostiene le persone che stanno attraversando un momento di disagio (emotivo, professionale, familiare, relazionale o di salute) accompagnandole e guidandole nella scelta delle essenze floreali indicate a riequilibrare lo stato emozionale disarmonico. 

Il professionista, attraverso uno o più incontri di consulenza, aiuta ad attivare e promuovere lo sviluppo delle potenzialità vitali, della crescita interiore e dell’energia creativa della persona e a favorirne le capacità di autoconoscenza e consapevolezza.

Il suo intervento è basato in primo luogo sull’ascolto empatico, per comprendere la natura del problema, le esigenze delle persone in esso coinvolte e le caratteristiche dell’ambiente in cui esse vivono. 

Una volta individuato lo squilibrio emozionale del cliente, il consulente lo guida nella scelta delle essenze floreali indicate a sbloccarne la forza reattiva e a mobilitarne le risorse interiori per rendere possibile un cambiamento e facilitare così la soluzione del problema.

Grazie al progressivo utilizzo di essenze floreali corrispondenti ai vari stati emotivi attraversati dal cliente, quest’ultimo acquisisce autonomia e consapevolezza, e diventa in grado di affrontare in modo più sereno e soddisfacente la propria situazione di vita reale nel quotidiano.

Il consulente in essenze floreali non si propone come alternativa al medico o allo
psicologo, non si occupa di diagnosi o di patologie mediche né di curare dei sintomi, ma di riequilibrare tutti quegli atteggiamenti emozionali negativi che possono, alla lunga, favorirli.

Egli non “cura” malattie fisiche o psicologiche, ma si rivolge a persone
momentaneamente alle prese con problemi personali, come stati di stress, conseguenze di eventi traumatici e dolorosi, situazioni di cambiamento, problemi
affettivi o relazionali, separazioni, incomprensioni e crisi nei rapporti di coppia,
conflitti e disagi in ambito lavorativo, difficoltà di comunicazione e apprendimento, stati di crisi evolutivo-esistenziali, disarmonie caratteriali.

Intervenendo sui problemi esistenziali prima che questi si aggravino e diano luogo a patologie fisiche o psichiche, il floriterapeuta lavora quindi nell’ambito della prevenzione del disagio individuale e sociale e della promozione del benessere fisico, mentale e spirituale dell’essere umano.

Proprio perché rappresenta un modello di intervento trasversale, la consulenza in essenze floreali può essere applicata in molti ambiti diversi: famiglia, scuola,
ambienti di lavoro, settore dell’orientamento, sostegno nell’emergenza, campo medico sanitario. 

Anche in caso di problematiche che necessitano di intervento del medico o dello psicologo e su richiesta di questi professionisti, il consulente in essenze floreali può collaborare all’intervento terapeutico, coadiuvando con il suo lavoro le cure specialistiche in corso.

Normalmente il floriterapeuta consiglia 6 rimedi che aiutano 
a riequilibrare gli stati d'animo lavorando sinergicamente


Il consulente in essenze floreali accoglie la persona in modo cordiale, senza
atteggiamenti direttivi e senza esprimere giudizi o interpretazioni. 

Il colloquio richiede un atteggiamento di ascolto partecipativo e disponibilità ad aiutare, cercando di stabilire un’autentica intesa, di “mettersi nei panni dell’altro” per comprendere emotivamente le problematiche del cliente, trasmettendogli solidarietà, facendolo sentire compreso, accettato e “sostenuto” e dimostrandogli la volontà di cercare una possibile soluzione al suo disagio.

Il professionista procederà quindi alla scelta delle essenze floreali corrispondenti alle emozioni, ai sentimenti e agli stati d’animo espressi dal cliente, tenendo conto del particolare sistema di catalogazione delle problematiche e delle tipologie caratteriali tipico del repertorio delle essenze floreali (di Bach, Californiane, Australiane, Himalayane, ecc.) e della peculiare filosofia che ne sta alla base, di cui il consulente in essenze floreali è un esperto conoscitore.

L’iter di studi del consulente in essenze floreali prevede la frequenza di una scuola di formazione triennale (per il cui accesso è richiesto un diploma di scuola superiore) con un monte ore complessivo non inferiore alle 600 ore, tirocinio personale e supervisione.

Per sviluppare le sue capacità di ascolto e comprensione, il consulente in essenze
floreali è tenuto a un continuo lavoro su di sé, al confronto con i colleghi e all’analisi del proprio operato attraverso una regolare supervisione professionale.

Tutti gli iscritti al RIF sono tenuti a un aggiornamento professionale – obbligatorio e documentato - di almeno 32 ore annuali (da svolgere attraverso giornate nazionali di aggiornamento organizzate dallo stesso RIF; partecipazione a congressi, convegni e simposi; corsi e seminari di perfezionamento e specializzazione in Italia e all’estero) con una procedura di certificazione basata su specifici test di verifica finali. 

Questo sistema di valutazione permette il controllo delle competenze professionali e rende possibile fornire agli utenti una reale garanzia di qualità e professionalità."

Vorrei aggiungere un consiglio personale: scegliete sempre di farvi accompagnare da un professionista che non solo è diplomato e svolge regolarmente la sua attività, ma che compia il suo operato con PASSIONE
che vi faccia capire che siete in buone mani e che si entusiasmi per il vostro caso, piccolo o grande che sia, perché un problema è sempre relativo e ognuno di noi ha il diritto di stare bene.

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