giovedì 29 novembre 2018

LA GUARIGIONE ANIMICA E' L'A RISOLUZIONE FISICA: la testimonianza di Raffaella


Cari amici,
ecco una nuova testimonianza di auto guarigione.
Come sapete, adoro pubblicare testimonianze di guarigione poiché credo fermamente che rappresentino una grande spinta per chiunque stia vivendo un qualsiasi dolore, fisico e/o emozionale, e desideri guarire.
Non si scoraggi chi invece crede che possano guarire solo gli altri e non se stesso. Tutti possiamo guarire. Ciò che fa la differenza sul risultato è quanta voglia c'è di guarire e quanto crediamo in noi stessi.
Anche se fosse solo una persona al mondo a guarire, significa che si può.
La cosa ancora più importante della guarigione fisica è la guarigione dell'anima. Nel percorso interiore di auto guarigione vi è sempre l'evoluzione dell'individuo, e questa è la cosa più importante perché ognuno di noi è qui per evolvere e avvicinarsi all'essenza Divina che E'.

Ecco la bellissima testimonianza di Raffaella che ho avuto l'onore di accompagnare in questo importante passaggio di crescita, e che ringrazio di cuore per aver accettato di aprirsi affinché altre persone possano essere aiutate:

Ho contattato Cristiana per la prima volta nella primavera del 2018. Avevo letto una testimonianza del suo blog che era stata pubblicata su una pagina Facebook. Questa testimonianza mi aveva incuriosita in quanto non si parlava “solo” di endometriosi, bensì di come Cristiana avesse condotto la paziente su un altro tipo di percorso cambiandone l’approccio nei confronti del dolore fisico e, più in generale, del proprio corpo e della vita.
Dal canto mio ero stanca a stufa: da circa 25 anni soffrivo di dolori mestruali atroci e invalidanti ma la cosa strana è che, a seguito di dettagliati e ripetuti esami clinici, il mio corpo risultava sanissimo: non avevo nulla! Ogni mese però era un terno al lotto perché dal momento in cui mi arrivava il mestruo e nelle 2 ore successive avrei potuto trovarmi distesa a terra con crampi lancinanti che mi toglievano il respiro e mi portavano allo svenimento. In queste occasioni le crisi iniziavano con vomito, diarrea, sudori freddi e poi perdita dei sensi. Per anni dovunque andassi mi portavo sempre dietro confezioni di Toradol e Contramal. Spesso ho chiamato l’ambulanza perché non sapevo come gestire i dolori, soprattutto perché gli antidolorifici ci impiegavano 2 ore e più per fare effetto e per me era un’agonia… Alcune volte invece i dolori erano sopportabili ma mi costringevano comunque a letto per un paio di giorni.
I primi anni ho cercato una cura nella medicina allopatica ma a nulla è servita. Per un certo periodo ho anche preso la pillola anticoncezionale affinché calmasse un po’ i dolori ma appena la smettevo tutto ricominciava come prima, se non peggio… Poi col tempo ho cambiato alimentazione, ho vissuto in vari Paesi del mondo grazie al mio lavoro, ho cambiato compagni di vita, ho cambiato case, insomma negli anni ho apportato molti cambiamenti al mio stile di vita ma l’unico punto fisso continuavano ad essere questi benedetti dolori mestruali. E non dico “benedetti” con ironia. No, lo dico seriamente e con consapevolezza perché sono loro che mi hanno spinta ad avvicinare la cosiddetta medicina alternativa e le discipline olistiche come paziente e come allieva: l’omeopatia, la metamedicina, la floriterapia, le costellazioni familiari, la biorisonanza, l’agopuntura, il Pranic Healing (di cui sto per diventare istruttrice), l’Arhatic Yoga, la macrobiotica, il vegetarianesimo, la tecnica Bowen, la Terapia Verbale e tanto altro. Se fossi sempre stata bene non mi sarei mai spinta a cercare altro. E invece grazie a loro ho cominciato a studiare, a cercare di capire, ad essere curiosa, ad avere una maggior consapevolezza, ad ampliare le mie conoscenze e il mio sentire.
Ad oggi ho quasi 50 anni e sono fisiologicamente sempre più vicina alla menopausa ma in tutto questo tempo ho continuato a sentire la necessità di cercare la ragione di tanto dolore semplicemente perché non ho alcuna intenzione di portarmi dietro questo fardello anche nella prossima vita! E così Cristiana è arrivata in un momento di stallo perché i dolori erano un po’ diminuiti rispetto ai primi tempi ma non si erano risolti del tutto, io ero ferma e non sapevo più che fare...
Fin dalla nostra prima chiacchierata, Cristiana ha avuto la capacità di centrare il punto e di comprendere la ragione di tutto questo.
Verso la fine degli anni ‘90 (quando appunto i dolori si erano fatti sempre più violenti) uno dei ginecologi cui mi ero rivolta mi aveva detto che sul collo dell’utero avevo una cicatrice rotonda grande come una moneta da 100 lire. Era come una bruciatura. E quindi mi aveva chiesto che tipo di intervento avessi fatto in passato. Ma io, almeno in questa vita, non avevo subito nessun intervento...
E così Cristiana, senza che le avessi raccontato di questa cicatrice, ha avanzato l’ipotesi che i miei dolori fossero dovuti alla memoria di un aborto risalente ad una vita passata. Con molta probabilità era stato un aborto doloroso sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista emotivo, tant’è che ne ho portato le conseguenze ancora in questa vita. E così ho iniziato un percorso con lei e, grazie alle nostre chiacchierate e alle sue miscele di fiori, ho interiorizzato questa sua ipotesi di memoria di aborto e ho iniziato ad ammorbidirmi, ad essere meno severa coi dolori mestruali, li ho capiti di più.. Cammin facendo, Cristiana si è fatta affiancare anche da una persona molto preparata di sua conoscenza che mi ha fatto una lettura akashica e che ha confermato la sua teoria. 
Da tale lettura è emerso che nel passato il mio utero aveva subito profonde violenze legate ad aborti, e che in questa vita se ne è portato dietro il ricordo a livello fisico. Invece, a livello animico e interiore questa violenza non ha avuto strascichi: sono “semplicemente” le cellule del mio corpo fisico che hanno pensato bene di portarsi dietro questo fardello. Fardello che poi mi ha spinto ad iniziare la ricerca della Guarigione in questa vita.
Tutti gli anni dedicati alle discipline olistiche, alle meditazioni, allo Yoga e allo studio di testi esoterici e teosofici mi sono serviti per comprendere ancora più in profondità la ragione del mio sentire. Col tempo mi hanno permesso di ripulirmi da credenze, idee calcificate e preconcetti che forse non mi avrebbero permesso di comprendere la Verità tempo addietro. 
E dunque, non posso che ringraziare con tutto il cuore Cristiana che, con la sua preparazione ed intuizione, mi ha condotto per mano fino alla Verità e quindi alla Guarigione. 
Ora sto bene, sono ormai vari mesi che non ho dolori e desidero che questa mia testimonianza serva a tante persone affinché non si arrendano di fronte alle proprie situazioni irrisolte e dolorose. 
Esistono strade alternative che conducono alla guarigione, non siamo tutti uguali e ognuno di noi può utilizzare diversi strumenti: basta solo mettersi nelle condizioni di cercarli e di ascoltare non solo con le orecchie ma anche col cuore.
Un abbraccio,
Raffaella

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