lunedì 24 marzo 2014

E' TEMPO DI IMMAGINARE UNA NUOVA CULTURA



Carissimi,
questa settimana vi propongo un'intervista al grande Silvano Agosti che spero possa fornirvi uno spunto di riflessione sul modo in cui stiamo vivendo.
Essere consapevoli di quante gabbie abbiamo attorno, può aiutarci piano piano a liberarcene.

Silvano Agosti: Uno degli aspetti più micidiale dell'attuale cultura è di far credere che sia l'unica cultura, invece è semplicemente la peggiore

Gli esempi sono nel cuore di ognuno, per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare. 
Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta. 
Mentre fino a ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso: "Pensa a questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho, perché non ne avrò un'altra, ho solo questa, e loro mi fanno andare a lavorare cinque volte, sei giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?".

Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero, perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire. 
Deve sempre pensare con una coscienza perfetta: "Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada, mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile". 
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.



Secondo me, poi, siccome c'è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno cento volte, e allora il lavoro doveva diminuire almeno dieci volte. 
Invece no! L'orario di lavoro è rimasto intatto. 
Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. 
Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l'amore, no? Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l'amore otto ore al giorno. 
Sarebbe una vera tortura; e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più gradevole che fare l'amore?

Per esempio, il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana, certo... ho il mitra alla nuca, lo faccio, perché faccio il discorso: "Meglio leccare il pavimento o morire?", "Meglio leccare il pavimento", ma quello che è orrendo in questa cultura è che "leccare il pavimento" è diventata addirittura un'aspirazione, capisci? 
Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare otto ore al giorno e debba essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento, capisci? (Che non è il datore di lavoro, ma il sistema che ci comanda).
Tutto ciò è oggettivamente mostruoso, ma là dove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è "effettivamente" mostruoso.

Fabio Volo: Sì, vabbè, ma ormai è irreversibile la situazione...

Silvano Agosti: Sì, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprime, perché è il tipico dello schiavo, no? 
Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. 
Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.

Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto: "Eh si! sono ventidue secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, adesso arrivi te a dire questa stronzata! E come farai a spiegarlo a tutti gli esseri umani?". 
E lui: "Non è affar mio, signori". 
"Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell'ordine delle cose". Hai capito?

Tutto l'occidente vive in un'area di beneficio perché sta rubando otto decimi dei beni del resto del mondo. 
Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina... no. 
È un sistema politico che sa rubare otto decimi a tre quarti di mondo e dà un po' di benessere a un quarto di mondo, che siamo noi. 
Quindi, signori miei, o ci si sveglia o si fa finta di dormire − o bisogna accorgersi che siete tutti morti...




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