domenica 14 aprile 2013
TERAPIA FLOREALE + TERAPIA VERBALE = SALUTE
Carissimi lettori,
questa volta vi voglio riparlare della TERAPIA VERBALE ideata dalla dott.ssa Gabriella Mereu, di cui vi avevo già raccontato in un precedente post.
Considero la terapia verbale una scoperta geniale, poiché basa il suo potere di guarigione sull'unicità di ogni persona e dal modo in cui essa si esprime:
le parole, i modi di dire e le espressioni che utilizza per descrivere il proprio malessere.
Ad esempio, un dolore a una mano può essere espresso in molteplici modi a seconda di come viene percepito da ognuno: Marco, ad esempio, dirà che ha un male che punge; Sara dirà che sente come una morsa che le stringe la mano; Giovanni parlerà di un dolore simile a una puntura, e così via.
Il termine utilizzato da ognuno rappresenta la METAFORA del significato della malattia che, una volta che viene tradotto, rende consapevole l'individuo della causa emozionale del suo disagio e lo libera guarendosi.
E' da tempo che studio la terapia verbale, dopo aver seguito un seminario della dottoressa Mereu e essere rimasta affascinata da questo metodo.
Così ho deciso di integrarlo nella pratica quotidiana con le persone che aiuto già con la terapia floreale.
Ad esempio, circa un mese fa una ragazza mi aveva raccontato di avere un male al piede descrivendomelo in questo modo: "sento come qualcosa che mi tira e il dolore viene ogni volta che mi metto a letto oppure mi riposo durante il giorno".
Siccome conosco alcuni risvolti della sua vita, le ho fatto notare che quel qualcosa che "tira" poteva essere rappresentato dal rapporto con una sua amica che lei si sentiva in dovere di chiamare ogni volta che aveva un momento di relax.
Assumendo anche i rimedi floreali che hanno potuto aiutarla a sganciarsi da questo legame troppo stretto, e individuando il fiore corrispondente nella mappa di Kramer, è successo che qualche tempo dopo lei ha parlato all'amica dicendole che il loro rapporto non era spontaneo.
Il risultato è stato doppio: da un lato, dopo i primi dissapori, ora il rapporto tra le amiche è molto migliorato e poi, il male al piede è SCOMPARSO!
Un altro esempio riguarda me personalmente: qualche giorno fa ho messo le scarpe per uscire di casa e ho cominciato ad avvertire un dolore pungente sotto il pollice sinistro, come se avessi avuto un sassolino nella scarpa.
Dopo aver controllato se ci fosse effettivamente qualche sassolino, ma vedendo che la scarpa era pulita, ho pensato che forse dovevo "togliermi un sassolino dalla scarpa", cioè che avevo un pensiero da esprimere o un dubbio non risolto.
Appena ho elaborato questa consapevolezza il dolore al dito del piede è scomparso!
Praticare la terapia verbale è soddisfacente e liberatorio, oltre che molto divertente. Aiuta spesso a risolvere in breve tempo qualsiasi malessere e ci fa capire che il nome della malattia non ha alcuna importanza, se non quello di far diventare la malattia in molti casi reale e spaventosa.
La terapia verbale aiuta anche a capire che qualsiasi causa è di origine emozionale e non prettamente fisica.
Ecco perché, quando abbinata alla terapia floreale, la terapia verbale può fare i miracoli.
Complimenti Cristiana, ottimo articolo. Mi piace moltissimo ed è molto diretto. Condivido pienamente quello che scrivi.
RispondiEliminaGrazie di cuore per il tuo commento! :-)
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